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Pc e smartphone sotto attacco: 10 trucchi per evitare che vincano i criminali
In una vita quasi tutta online, è vitale conoscere questi 10 trucchi per difendere il vostro pc o smartphone sotto attacco da criminali.
Secondo gli esperti, ci sono alcuni elementi ai quali possiamo far attenzione per evitare che i criminali della rete si impossessino delle informazioni sensibili presenti sui nostri dispositivi. Nel peggiore dei casi, avranno accesso a conti bancari o password di ogni account: per tale ragione è fondamentale conoscere questi 10 trucchi e metterli in atto.
Lavoro, conti bancari, social network e tanto altro: la nostra vita si svolge per la maggior parte del tempo sui dispositivi informatici e online. Sebbene questo aspetto sia in grado di facilitare gran parte delle mansioni da svolgere, come il pagamento di bollette, l’accesso a servizi della pubblica amministrazione e smartworking, d’altra parte costituisce un gran pericolo.
Siamo bersagliati costantemente da milioni e milioni di informazioni, molte delle quali nascondono insidie da cui è meglio stare alla larga.
Nel mondo digitale, sono sempre più diffuse le figure dei cybercriminali. Si tratta di esperti della rete e della sicurezza informatica, in grado di bypassare quasi ogni sistema di crittografia per assumere il controllo – e quindi i dati – immagazzinati sui vostri dispositivi. Insomma, se non si sa come proteggere conti bancari e password, potrebbe essere davvero rischioso farne uso sui propri dispositivi informatici.
I 10 trucchi per difendere smartphone e pc dagli attacchi informatici
Se il vostro smartphone o pc è sotto attacco informatico o vi preoccupate che possa essere un potenziale bersaglio, potete tenere d’occhio alcuni aspetti che riguardano antivirus, password e navigazione sicura.
Come scrive sanitàdigitale.com, seguendo questi 10 trucchi potreste migliorare notevolmente la sicurezza e sventare attacchi da parte dei cybercriminali.
Antivirus: il primo consiglio, quasi scontato, è avere un antivirus valido. Questo scansiona il vostro dispositivo alla ricerca di malware, il più pericoloso dei virus informatici.
Password sicura: in secondo luogo, utilizzare una password solida è sinonimo di sicurezza: chiavi d’accesso banali come “password” o “12345678” sono facilmente decodificabili anche da qualsiasi informatico, quindi è bene dare vita a password articolate, lunghe e con molti caratteri speciali.
Autenticazione a due fattori: di fianco ad una password sicura, ulteriore livello di protezione è l’autenticazione a due fattori, un processo che chiede di riconoscere l’identità del soggetto che accede.
Reti sicure: sfruttare reti wifi pubbliche come, ad esempio, caffetterie, mezzi pubblici, librerie, potrebbe essere un grosso rischio dato che si tratta di reti accessibili a chiunque e, potenzialmente, anche ai malintenzionati.
Siti sicuri: naviga solo su siti accreditati e che già conosci. Fondamentale la presenza della “s” dopo “http” all’inizio del link di qualsiasi sito.
VPN: proprio in funzione di una navigazione sicura, sarebbe bene farlo tramite Virtual Private Network, che stabilisce una connessione crittografata tra server e dispositivo.
Link e allegati sospetti: è bene fare attenzione ai link che si cliccano e gli allegati che si scaricano, dando credito solo ai contenuti che si conoscono. Questi possono diffondersi ovunque tramite la rete, via mail o sui social network.
Backup: negli attacchi informatici, la maggiore preoccupazione è il furto di dati, cosa che spesso avviene tramite un ransomware. I malintenzionati chiedono poi il riscatto, pena la cancellazione o pubblicazione di tali dati. Onde evitare ciò, salvate tutto periodicamente su altri supporti di memorizzazione esterni.
Informazioni personali: con le informazioni personali o i dati sensibili, i criminali della rete hanno un potere immenso. Tieniti stretto nome, cognome, data e luogo di nascita, ecc.
Installare gli aggiornamenti: spesso, le case madri dei software dei nostri dispositivi aggiornano il sistema proprio contro le falle che potrebbe presentare in caso di attacchi informatici.