Ascoli, Ripristinare la Festa Nazionale del 4 Novembre: Lettera del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale sul valore della Giornata dell’Unità d’Italia

Da più parti sono state tessute in queste ore le lodi al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, che ha inviato agli studenti delle Marche una lettera sul valore della Giornata dell’Unità d’Italia.

“In questo giorno – ha scritto Filisetti – il nostro reverente pensiero va a tutti quei Figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase.

Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire: “Io c’ero”. Giovani che vollero essere altro non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio, consapevoli che “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”.

Combatterono per dare un senso alla vita, alla vita di tutti comunque essi la pensino.

Per questo, quello che siamo e saremo, lo dobbiamo anche a Loro. Per questo ricordando i loro nomi, sentiamo rispondere come nelle trincee della Grande Guerra all’appello serale: PRESENTE!” .

Istituita nel 1919, la celebrazione del 4 novembre è l’unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall’età liberale al Fascismo, fino all’Italia Repubblicana.

Nel 1921, in occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Milite Ignoto venne sepolto solennemente all’Altare della Patria a Roma realizzato dall’Architetto ascolano Giuseppe Sacconi.

Nel 1922, poco dopo la ‘Marcia su Roma’, la festa cambiò nome in ‘Anniversario della Vittoria’, assumendo quindi una denominazione caratterizzata da un forte richiamo alla potenza militare dell’Italia, mentre dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1949, il significato della festa è tornato quello originale, ridiventando la celebrazione delle Forze Armate e del completamento dell’Unità d’Italia.

Infatti, con la vittoria nella Prima Guerra Mondiale, l’Italia completò l’unità nazionale, iniziata con il Risorgimento, con l’annessione di Trento e Trieste, tant’è che questo conflitto è considerato la ‘Quarta Guerra d’Indipendenza Italiana’, sebbene oggi tale termine abbia perso di rilevanza, senza però scomparire.

Fino al 1976, il 4 novembre è stato un giorno festivo. Dal 1977, in pieno clima di austerity, a causa della riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con la legge n° 54 del 5 marzo 1977, la ricorrenza è stata resa ‘festa mobile’, con le celebrazioni che hanno luogo, ancora oggi, alla prima domenica di novembre.

In questi giorni in piazza a Montecitorio si è svolta una manifestazione organizzata da Fratelli d’Italia per il ripristino della Festa del 4 novembre perchè questa giornata ritorni ad essere festa nazionale. Si ritiene infatti che il ripristino di questa festività consentirebbe agli italiani di riappropriarsi di una giornata che appartiene a tutto il popolo e alla memoria nazionale, senza provocare divisioni.

Inoltre, sarebbe l’occasione per ricordare e celebrare i valori patriottici e il sacrificio dei nostri caduti, sottolineando così il forte legame tra cittadini e Forze Armate.

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