Fuga dei sanitari all’estero, il fenomeno riguarda anche l’AST di Ascoli: l’analisi

Il segretario provinciale del sindacato Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche), Maurizio Pelosi, ha confermato come anche nell’AST di Ascoli tantissimi sanitari hanno scelto di lasciare l’Italia per lavorare all’estero

Il sistema sanitario italiano, negli ultimi tempi, sta facendo i conti con l’esodo di tantissimi professionisti della Salute verso l’estero. Nel dettaglio circa 6000 operatori, tra cui 4000 medici e 2000 infermieri, nel 2023 hanno scelto di lasciare l’Italia per cercare opportunità di lavoro all’estero.

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Fuga dei sanitari all’estero, il fenomeno riguarda anche l’AST di Ascoli: l’analisi – Ascoli.Cityrumors.it

Tali dati sono stati forniti dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (AMSI) e dell’Unione Medica Euro Mediterranea (UMEM).

I sanitari italiani chiedono il trasferimento all’estero da praticamente tutte le zone dell’Italia, in primis dalla Lombardia dove nel 2023 si sono contati 630 professionisti. La seconda regione in cui i sanitari hanno chiesto il trasferimento è stata il Veneto, con 600 casi. Al terzo posto di questa speciale classifica il Piemonte con 550 casi.

Fuga dei sanitari all’estero: le parole di Maurizio Pelosi

La Federazione Nazionale degli Infermieri, inoltre, ha sottolineato come entro il 2033 sono previsti circa 127.000 infermieri in pensione. Un numero incredibile che per forza di cose creerà un vuoto molto complicato da risanare.

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In merito si è espresso il segretario provinciale del sindacato Nursind, Maurizio Pelosi, che ha spiegato: “L’esodo dei professionisti della sanità è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Le condizioni di lavoro e lo stress crescente stanno spingendo molti medici e infermieri a cercare opportunità all’estero”. 

Pelosi ha poi aggiunto come nei paesi del Golfo Persico le offerte di lavoro sono molto attraenti, sia dal punto di vista dello stipendio che dei benefici fiscali: “Lì le condizioni lavorative offerte sono molto allettanti, con stipendi competitivi e benefici fiscali. L’Italia rischia di perdere risorse fondamentali per il nostro sistema sanitario”.

Il segretario Pelosi ha poi spiegato come anche nell’AST di Ascoli Piceno si sta riscontrando l’esodo dei sanitari verso l’estero, motivo per cui a livello provinciale e regionale occorre muoversi al più presto per non peggiorare la situazione. Le istituzioni, in tal senso, dovrebbero comprendere la gravità della situazione e fermare l’esodo.

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