EMIDIO CLEMENTI PRESENTA IL LIBRO “GLI ANNI DI BRUNO” GIOVEDI 25 AGOSTO AL CIRCOLO NAUTICO SAMBENEDETTESE

SAN BENEDETTO – Emidio Clementi, detto Mimì musicista e scrittore italiano, fondatore dei Massimo Volume, dei quali è l’autore dei testi, la voce e il bassista, giovedì 25 agosto, alle ore 21.30, al Circolo Nautico Sambenedettese, presenterà il suo libro, dal titolo “Gli anni di Bruno”: con l’autore converserà la giornalista Silvia Del Gran Mastro.
In Gli anni di Bruno (Playground), Emidio Clementi racconta una famiglia come tante, in cui ognuno sente di non conoscere fino in fondo gli altri: si sposta da un personaggio all’altro, dalla nonna, al padre, alla madre per poi focalizzare il suo sguardo su Bruno, sul suo passaggio da bambino ad adolescente. Clementi registra soprattutto le delusioni e le paure che ogni membro della famiglia sperimenta: l’anziana madre che sente l’estraneità del figlio che da piccolo non le si staccava di dosso: il padre afflitto dalla scarsa propensione allo sport del suo bambino, la moglie che vede il marito rianimarsi solo di fronte a un’amica particolarmente vivace… Come ci vedono gli altri, cosa ci aspettiamo dalle persone a cui vogliamo bene, come si cristallizzano i ricordi? Un romanzo che fotografa momenti particolari dell’esistenza di una famiglia, in cui ogni lettore può riconoscere una parte di sé.

Clementi è nato ad Ascoli Piceno e cresciuto a San Benedetto del Tronto, dove la famiglia di Emidio si era trasferita. L’autore descriverà questo periodo nei primi capitoli del suo romanzo, “L’ultimo dio”, rendendo in maniera efficace l’ambiente sanbenedettese negli anni del riflusso. Durante le superiori Emidio si appassiona al rock americano e alla new wave sofisticata di Jim Carroll, The X, Gun Club. L’ascolto è caratterizzato da una grande attenzione ai testi, l’amore per quello stile di scrittura è immediato: Clementi si interessa quindi alla letteratura americana di Sam Shepard, Denis Johnson, ma anche di Claudio Piersanti. Inizia a suonare il basso e a scrivere. Dalla personalità irrequieta, insofferente alla provincia marchigiana, Clementi decide di trasferirsi a Bologna subito dopo la maturità per studiare Lingue. Poi, un periodo di vagabondaggi lo conduce in Svezia. L’integrazione è difficile e Clementi soffre l’isolamento linguistico, che diventerà un tema forte nei suoi testi. Decide perciò di tornare a Bologna, stavolta partecipando alla storica occupazione di via del Pratello. Si tratta di un periodo particolarmente intenso, di formazione umana e artistica, che Clementi affresca nel suo romanzo La notte del Pratello, ritratto picaresco dell’ultima realtà indipendente bolognese i cui protagonisti (Leo e Rigoni su tutti) diventeranno presenze fisse nei testi dei Massimo Volume.
L’evento è organizzato nell’ambito della 41^ edizione degli Incontri con l’autore.

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