Rincari a causa della guerra in Ucraina, la stangata sui consumatori prevista anche per il nuovo anno

I rincari a causa della guerra in Ucraina sui prezzi delle materie prime andranno a pesare sulle tasche degli italiani anche nel 2024.

Fin dal febbraio 2022, con l’inizio cioè della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia da parte dell’Europa, abbiamo assistito a una crescita esponenziale dell’incertezza economica non solo in Italia ma anche negli altri Paesi Europei.

Rincari guerra ucraina
Rincari dovuti alla guerra in Ucraina, in Italia la crisi durerà anche nel 2024 – ascoli.cityrumors.it

Si era appena usciti, malconci, dalla pandemia e dalla crisi dovuta al ristagno delle attività a causa dei lock down. E il blocco delle forniture di materie prime energetiche da parte della Russia ha messo in crisi il sistema di approvvigionamento facendo schizzare i prezzi delle forniture alle stelle. A tutto questo si è aggiunta l’inflazione, arrivata a picchi del 9%.

Cosa ci aspetta con l’anno in arrivo

Con l’anno nuovo vedremo anche gli effetti in bolletta della liberalizzazione dell’energia e la fine del mercato tutelato. I dubbi su come potranno i consumatori proteggersi dalle fluttuazioni del prezzo del gas sono tanti, al momento.

È chiaro che la guerra di Putin che ha portato la Russia allo scontro in Ucraina, la crisi energetica, il caro benzina e il rialzo dell’inflazione perdureranno anche nei mesi del 2024.

Rincari beni alimentari
Rincari beni alimentari, frutta e verdura costano di più – ascoli.cityrumors.it

Intanto in Italia la CNA lamenta che le piccole imprese pagano le bollette più care d’Europa e non se la passano bene nemmeno gli utenti privati.

La buona notizia, se così possiamo dire, è che lo scorso 20 novembre la Commissione europea ha annunciato una proroga a proposito del Quadro temporaneo di aiuti di Stato per le crisi e la transizione, in un’ottica di agevolazione degli utenti da parte dei governi.

Infatti con tale misura, nata con l’emergere della crisi energetica dalla Russia, si consente agli Stati membri dell’Unione Europea di aiutare le imprese che si trovano in difficoltà a causa dei prezzi altissimi dell’energia con importi limitati, oltre ad aiuti a tutti i cittadini come compenso per i costi energetici.

In sostanza la Commissione europea ha dunque prorogato le due misure, per le imprese e per i cittadini, fino al prossimo mese di giugno 2024, permettendo dunque di attraversare un altro inverno e di far fronte al pagamento dei costi del riscaldamento invernale con maggiore tranquillità.

A seguire le notizie in tempo reale sul portale di informazione notizie.com che traccia la diretta giorno per giorno di ogni avvenimento da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, non ci sono tante speranze che la guerra termini a breve.

Certo è che, vista l’incertezza del quadro generale con la guerra Russia – Ucraina alla quale si è aggiunto pure il conflitto Israele – Hamas in Medioriente, non si può stabilire una data per la fine della crisi, nemmeno gli analisti più esperti azzardano a fare previsioni.

L’andamento dei prezzi secondo ISTAT

Va detto inoltre che nel mese di novembre 2023, secondo le stime preliminari segnalate dall’ISTAT, si è abbassato il tasso di inflazione grazie prevalentemente ai prezzi degli Energetici e, anche se in misura minore, al rallentamento degli Alimentari lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona nonché dei Servizi relativi ai trasporti. Il problema è che aumentano i prezzi degli Alimentari non lavorati, cioè di frutta e verdura che passano da +4,9% a +5,8%.

In sostanza l’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. A pagare il prezzo più alto sono, come sempre, i consumatori e anche gli imprenditori, sempre più in difficoltà anche perché il mercato delle esportazioni si è contratto notevolmente. E se ne è avuto un esempio già nelle Marche, dove con il blocco dell’export in Russia si è perso un mercato da oltre 274 milioni di euro.

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