“Sono di Ascoli Piceno, per questo so cosa fare”, la testimonianza di una sopravvissuta al terremoto di Marrakech in Marocco

Era in Marocco quando il terremoto ha seminato panico, morte e distruzione. Ecco le parole di una donna di Ascoli Piceno salva a Marrakech.

Il bilancio del terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito il Marocco purtroppo di ora in ora si va facendo più grave. Il venerdì 8 settembre la terra ha tremato e si è portata via la vita di oltre duemila persone. I villaggi sulle montagne intorno a Marrakesh sono stati rasi al suolo. I feriti sono almeno 2.059 di cui 1.404 in condizioni critiche. Secondo l’OMS sono oltre 300.000 le persone colpite dal sisma.

Donna di Ascoli Piceno in Marocco durante il terremoto
Donna di Ascoli Piceno in Marocco durante il terremoto, ecco il suo racconto – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

Quel giorno a Marrakech in Marocco c’era anche una donna di Ascoli Piceno, che ha raccontato la sua esperienza di ritorno dal Paese africano, insieme ad altre duecento connazionali dei 500 stimati, che sono saliti su un volo di linea e sono atterrati la scorsa notte presso l’aeroporto di Ciampino.

Il terremoto in Marocco e il racconto della donna di Ascoli Piceno

Mentre le immagini e le notizie sul terremoto in Marocco si susseguono mostrando morte e devastazione, l’ascolana che è tornata in Italia ha raccontato la sua esperienza terribile che in qualche modo le ha riportato alla memoria il sisma del 2016.

Sono di Ascoli Piceno e per questo sappiamo cosa fare in questi casi” ha commentato la turista marchigiana raccontando cosa ha vissuto nei momenti concitati dello scorso venerdì sera, 8 settembre. Proprio nei momenti in cui la terra ha cominciato a tremare in modo violento facendo crollare palazzi, edifici e intrappolando nelle macerie centinaia e centinaia di persone.

Donna di Ascoli Piceno in Marocco terremoto
Le immagini del terremoto in Marocco – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

La donna ha ripercorso quei drammatici momenti in cui la terra trema e non si sa se si uscirà vivi dalla casa in cui ci si trova. Esperienza, questa, che l’ha sicuramente riportata almeno per un istante, con la memoria, al terremoto del 2016.

Non appena si è resa conto di cosa stava succedendo, insieme ad altre persone si è spostata in una zona della città senza palazzi: “Ci siamo allontanati dagli edifici e siamo andati in una piazza dove c’era un giardino”, riporta Rainews.it.

In quel posto ritenuto più sicuro da possibili crolli in caso di nuove scosse, la donna ascolana ha passato la notte sotto le stelle, ritenendo di certo più sicuro dormire all’addiaccio piuttosto che rientrare nel suo alloggio. Che alla fine, per fortuna, non è crollato come invece molti altri della zona.

“Al mattino, dopo aver recuperato i nostri bagagli che erano rimasti nel nostro alloggio, abbiamo quindi raggiunto l’aeroporto solo che adesso è difficile trovare un volo. Per fortuna noi avevamo proprio oggi il volo di rientro ed ora eccoci qui”, ha concluso dopo essere scesa dall’aereo e aver messo piede all’aeroporto di Ciampino.

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