Lollobrigida agli agricoltori: “Rivediamo la Pac, grazie all’Italia ci saranno modifiche decisive”

Il ministro dell’Agricoltura ad Ascoli ha incontrato gli agricoltori, ascolicityrumors.it era presente, ai quali ha parlato chiaro: “Ora in Europa sanno il ruolo fondamentale che avete anche sull’ambiente”

Stiamo facendo di tutto per fare capire a gente che non è mai andata in campagna come è fatto il mondo. In Europa e in quei palazzi non sempre hanno chiaro il ruolo dell’agricoltura, non lo diciamo da oggi, ma da quando ci siamo andati per la prima volta e adesso grazie a noi lo stanno cominciando a capire per davvero”. Le parole sono del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e ascolicityrumors.it ha avuto modo di vivere e partecipare all’intero incontro e mai come questa volta il ministro ha parlato chiaro con parole semplici per far capire agli agricoltori cosa si sta facendo e cosa si è fatto fino ad ora. Davanti ci sono una rappresentanza di persone che sono venute col trattore e operano nella zona di Ascoli, ma rappresentano tante altre persone delle Marche, ma anche di tante parti d’Italia. Alcuni di loro, dopo l’incontro col ministro hanno avuto modo di parlare con altri colleghi del settore di altre zone d’Italia per riferire quanto ha spiegato Lollobrigida.

Il Ministro
Il ministro dell’Agricoltura mentre incontra gli agricoltori (foto Ascolicityrumors.it)

 

E’ stato un incontro che ha soddisfatto molto gli agricoltori di Ascoli, ma di tutte le Marche. “L’Italia ha avuto e sta avendo un ruolo determinante per cercare di rivedere delle cose anche e soprattutto sulla Pac, vedrete più avanti ma stiamo facendo delle cose per rivalutare e rivitalizzare un settore che in Europa non era visto come si dovrebbe vedere e far capire loro quanto sia importante. Senza l’agricoltura viene giù tutto“, ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, durante l’incontro con una delegazione di agricoltori con i trattori ad Ascoli Piceno con i quali si è soffermato sulle modifiche alla Pac decise ieri a Bruxelles.

“Stiamo lavorando per la semplificazione e il riequilibrio delle risorse, non possono essere gli stessi i soldi all’agricoltura e all’ambiente”

La riunione
La riunione del Consiglio sull’Agricoltura tenuta a Bruxelles (Ansa ascolicityrumors.it)

 

Le modifiche che si stanno adottando in Europa hanno “un ruolo determinante dell’Italia, della Meloni che ha riportato tema al Consiglio Europeo, non se ne parlava da 30 anni“. Il ministro ha ribadito al centralità del settore primario e dell’agricoltore, “il primo ambientalista”, colui che mantiene e cura il territorio. Lollobrigida è accalorato e ha l’intera attenzione degli agricoltori che non lo interrompono mai, se non per una disquisizione tecnica sulla Pac, ma lui va avanti e spiega in maniera approfondita. Bisogna entrare “in questa ottica e quindi ricordare che la Pac è stata fatta, unico settore economico inserito nei Trattati di Roma, per garantire un reddito agli agricoltori e fare in modo che non si dedicassero ad altre attività nelle città”. Poi “se ne sono dimenticati e si è cominciato a parlare di sostenibilità ambientale” ma se l’agricoltore serve a garantire l’ambiente “non puoi limitare la sua azione in nome di idee che non hanno attinenza con la realtà. E’ quello che è stato fatto negli ultimi anni.

Negli ultimi mesi, piano piano siamo riusciti a fare qualche passo avanti” ha aggiunto, citando il caso degli ungulati. “I cinghiali vanno abbattuti se sono troppi, se devastano le produzioni, se creano criticità come la peste suina – ha insistito -, bisogna avere il coraggio, puoi mi si dice di sterilizzare, si si vai dietro alla scrofa a fare la punturina…”. Ascolicityrumors.it è presente e riporta l’intera riunione fatta tra il ministro Lollobrigida e gli agricoltori: “Queste cose non abbiamo avuto paura di dirle in Europa e piano piano sta passando il concetto del ritorno dell’agricoltura al ruolo centrale che aveva nella fondazione dell’Europa“. E parlando con i manifestanti, ha spiegato che le modifiche alla Pac prevedono “semplificazione e riequilibrio” dei finanziamenti, tenendo conto dei “costi di produzione e della “resa” dei terreni.

 

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