Le chiavi auto non sono sicure: ecco perché la tua può essere rubata in qualsiasi momento | Salvala subito

La tecnologia porta molti vantaggi ma non sempre le ultime versioni dei prodotti sono anche sicure, come le chiavi dell’auto.

Molte aziende hanno promosso le innovative key smart, ovvero le chiavi digitali che aprono le portiere anche a distanza; queste chiavi sono solitamente abbinate ad App dedicate e l’utente può usufruire di numerosi servizi.

le auto connesse con le chiavi smart non sono sicure
Attenzione alle auto completamente smart, non sono così sicure – ascolicityrumors.it

La tecnologia però è anche vulnerabile, e anche le chiavi smart non sono esenti da criticità. Alcuni esperti dell’ADAC, la versione tedesca del nostro ACI, hanno voluto approfondire e hanno effettuato dei test su 4 auto e hanno lanciato un monito: esistono molti rischi, soprattutto se le auto sono usate.

I problemi maggiori sembra siano stati riscontrati su auto elettriche e connesse, e anche se al momento ne circolano relativamente poche non è confortante sapere che possono essere rubate/violate molto facilmente.

Le chiavi delle auto smart non sono molto sicure ed efficienti, lo studio condotto in Germania

L’ADAC, come detto poco sopra, ha effettuato dei test su 4 modelli di auto elettrica e sembra che si corrano diversi rischi, che aumentano quando il veicolo è usato. Prima di lasciarci affascinare completamente dalla tecnologia, dunque, è meglio capire quali sono i potenziali rischi o disagi a cui potremmo andare incontro. Secondo l’ADAC esistono pro e contro nelle auto connesse.

L’ADAC ricorda che se il proprietario precedente non disconnette il veicolo dall’App, per qualunque motivo che può essere dimenticanza, ignoranza o di proposito, può continuare ad aprire l’auto da remoto, spiare la posizione ed accedere nuovamente.

Gli esperti hanno analizzato, come prima auto, la BMW I3, connessa con MyBMW. L’utente “amministratore” può essere cambiato in qualsiasi momento, tramite la App dedicata, e in caso di passaggio quello principale viene avvisato da una email. Di contro, manca l’opzione di ripristino del dispositivo, come invece è presente in altre auto, e in più non si visualizza se e quali smartphone sono collegati all’auto.

Passando alla Renault Megane e-tech, sorgono numerosi problemi e il conducente/proprietario può cadere in confusione. La connessione con Google permette ad esempio al precedente possessore del veicolo di accedere all’account, perché ha salvato le password. Inoltre non vi sono notifiche inviate via email quando un utente si disconnette.

Anche acquistando una Tesla Model Y non offre molta sicurezza quando si cambia l’utente. Possono volerci anche dei giorni affinché avvenga il passaggio e inoltre servono i dati del venditore se si vuole ripristinare il dispositivo come da fabbrica. E per dati si intende una prova concreta, come ad esempio la foto del soggetto. L’unico dato positivo è che dopo tanti passaggi per ottenere il controllo come utente principale nessun altro può connettersi.
Infine, i tecnici hanno esaminato la Volkswagen ID.3 e anche in questo caso sono emerse delle criticità. Innanzitutto non c’è modo di sapere quali e quanti smartphone sono connessi all’auto, è molto facile creare un nuovo account perché bastano dati fittizi e poi per ripristinare alla modalità di fabbrica servono molti tentativi.
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