Bonus cultura di 500 euro e la truffa a centinaia di ragazzi che hanno perso i soldi

Tremenda fregatura quella in cui sono caduti centinaia di ragazzi, in merito al tanto chiacchierato bonus cultura: ecco cos’è successo.

Il Bonus Cultura è un’iniziativa pensata e promossa dal governo per promuovere tra i giovani la cultura e consiste in 500 euro che i destinatari possono spendere in musica, concerti, libri, musei, eventi culturali, visite a monumenti e parchi, cinema, corsi di teatro, di musica, di lingua straniera e in molte altre attività. Iniziata nel 2014, è stata destinata a tutti i ragazzi che nell’anno abbiano compiuto 18 anni ed è stata valida fino al 2023, per poi essere sostituita quest’anno dalla Carta del Merito e dalla Carta Giovani.

Bonus cultura, che truffa
Bonus cultura, che truffa: è successo a migliaia di ragazzi (ascoli.cityrumors.it)

Per ottenere questo bonus era necessario registrarsi sul sito www.18app.italia.it entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui si hanno compiuto i 18 anni, quindi confermare i propri dati e di fatto inoltrare la richiesta. Dopo la registrazione, il ragazzo o la ragazza riceveva un’email di esito positivo della registrazione e quindi poteva vedere sempre sulla piattaforma dedicata il proprio portafoglio, con la somma da destinare a qualsiasi attività culturale potesse interessare. Moltissimi giovani, però, sono stati truffati: ecco come.

Truffa del Bonus Cultura, che disastro: cos’è successo

Le segnalazioni arrivano da ogni parte d’Italia: centinaia di diciottenni si sono visti letteralmente sparire i loro 500 euro dal portafoglio digitale della piattaforma dedicata al Bonus Cultura. Circa un terzo delle segnalazioni arrivano dalla provincia di Siena e l’origine di questa frode, sebbene oggi riguardi il Bonus Cultura, in realtà potrebbe interessare settori molto più ampi, poiché si riferisce all’identità digitale: i malintenzionati, infatti, hanno clonato lo Spid dei titolari del Bonus Cultura, quindi sono riusciti ad accedere ai loro profili e spendere per loro le somme indicate.

Bonus cultura, che truffa
Bonus cultura, che truffa: è successo a migliaia di ragazzi: ecco in cosa consiste (ascoli.cityrumors.it)

Secondo il presidente della Confconsumatori di Siena, i criminali sono entrati in possesso dei codici fiscali delle vittime e, con essi, sono riusciti ad ottenere il rilascio dello Spid: a questo punto, gli è bastato entrare sulla piattaforma dedicata ed hanno quindi scaricato ed usato i 500 euro del Bonus Cultura. Di fatto, sempre secondo Panti, gli enti certificatori non hanno controllato l’identità di chi chiedeva lo Spid, mancando quindi di controllare sia i documenti che l’identità vera e propria tramite una fotografia o la presentazione agli sportelli preposti e quindi hanno agevolato la truffa.

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