Caos Superbonus, nelle Marche 573 cantieri aperti: imprese edili rischiano contenziosi milionari

Cna Marche torna sul tema del superbonus lanciando l’allarme per i 573 cantieri che alla data del 31 dicembre scorso risultavano ancora aperti.

Superbonus Marche 2024
Superbonus, nelle Marche 573 cantieri aperti – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

Come faranno i beneficiari del superbonus 110% che ancora non hanno completato le opere di ristrutturazione degli edifici a far fronte alle spese aggiuntive dovute al nuovo calcolo della detrazione che scende al 70% (a esclusione di alcuni soggetti a basso reddito)? Se lo chiede la Cna Marche secondo cui i rincari sulle spalle dei proprietari potrebbero arrivare fino a 188 milioni di euro

Per la Cna, nelle Marche sono infatti 573 i cantieri ancora aperti, di cui quasi 500 riguardano unità condominiali. Il 12% dei lavori, se si tiene conto degli investimenti ammessi a detrazione, è ancora in corso.

Ma l’allarme riguarda il rischio è l’esplodere di contenziosi legali tra committenti e imprese edili, dato che i primi potrebbero voler dimostrare che il ritardo rispetto alla scadenza sia da imputare a una cattiva gestione del tempo per eseguire i lavori.

I dati dei cantieri con superbonus delle Marche

Alla data del 31 dicembre 2023 sono 573 i cantieri del Superbonus 110% ancora aperti nelle Marche, di cui 477 riguardano lavori nei condomini mentre sono 70 quelli negli edifici unifamiliari e 26 riguardano unità funzionalmente indipendenti.

Superbonus Marche 2024
Superbonus Marche 2024, rischio contenziosi in aumento – ascoli.cityrumors.it

Secondo i dati Enea, elaborati dal Centro Studi Cna, nelle Marche sono 12.369 gli edifici che sono stati interessati dai lavori di efficientamento energetico tramite il Superbonus, per un investimento complessivo di quasi 3 miliardi (2,8 miliardi di euro per la precisione. Per i condomini sono stati investiti più di 500 mila euro per ogni immobile.

Complessivamente si parla di un giro di affari di 188 milioni di euro, di cui 179 per i cantieri condominiali che, dal primo gennaio, beneficiano della detrazione al 70% e non più al 110. I condomini coinvolti sono 3.789 per 1,9 miliardi di investimenti, gli edifici unifamiliari 5.45, per 627,7 milioni investiti e le unità funzionalmente indipendenti 3.123, per 290,8 milioni investiti.

A commentare il quadro della situazione, Marco Rossi, presidente di Cna Costruzioni Marche, secondo il quale: “Il superbonus negli ultimi tre anni ha rappresentato un grande volano, non solo per il settore edile, ma anche per l’intera economia marchigiana, contribuendo all’aumento del Pil per l’1,5 %“.

Senza considerare che un terzo della spesa pubblica, è stato recuperato col gettito fiscale. “Solo nel 2023, grazie ai cantieri del superbonus, le 18.354 imprese delle costruzioni marchigiane hanno assunto oltre 8mila addetti, portando i loro dipendenti a 41.477”.

“Ora, con la fine dell’incentivo – conclude Rossi – si profilano licenziamenti e casse integrazioni che avranno un costo sociale e un costo per le casse statali”. Infatti, “il rischio di contenziosi è molto elevato, perché la differenza dovrebbero pagarla i proprietari delle abitazioni”.

I quali potrebbero portare in giudizio le imprese edili per dimostrare che la mancata conclusione dei lavori è dovuta a ritardi nell’esecuzione dei lavori. Tutto questo “potrebbe intasare tribunali già oberati di cause giudiziarie” sottolinea ancora Rossi.

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