Ascoli, l’ultimo saluto a Carlo Mazzone: le lacrime della città

Un pomeriggio del genere di rado è stato vissuto ad Ascoli. Il capoluogo marchigiano si è stretto intorno al nome e alla figura di uno dei personaggi più amati dagli ascolani, l’ex giocatore e allenatore del Picchio Carlo Mazzone

Addio a Carlo Mazzone
L’addio commosso di Ascoli a Carlo Mazzone – Ascoli.cityrumors.it

Una giornata di lutto, di raccoglimento e di sentimenti profondi che un’intera città ha riversato sulla famiglia di una delle figure più amate nella storia di Ascoli, l’uomo che ha alimentato i sogni di una tifoseria appassionata come quella bianconera, In una parola, Carlo Mazzone.

Romano, nato e cresciuto nel quartiere di Trastevere, cresciuto nel settore giovanile della Roma, nel 1960 viene ceduto all’Ascoli di cui diventa in poco tempo capitano e bandiera. Dopo nove anni da calciatore appende gli scarpini al chiodo ed entra nei quadri tecnici del Picchio.

In breve tempo assume l’incarico di allenatore della prima squadra che guiderà nel complesso per oltre dieci anni. Con Mazzone in panchina e l’indimenticabile Costantino Rozzi alla presidenza l’Ascoli conosce il periodo più luminoso della sua storia.

Erano gli anni in cui il Picchio e la Serie A andavano a braccetto e allo stadio Del Duca cadevano anche le grandi. Mazzone ha poi proseguito la sua carriera di allenatore in altre piazze in cui ha lasciato un segno profondo come Cagliari, Bologna e ovviamente Roma.

Ascoli, il binomio indissolubile con Mazzone: quanto affetto per l’ex allenatore del Picchio

I tifosi dell'Ascoli per Mazzone
Le esequie di Carlo Mazzone ad Ascoli (ANSA) – Ascoli.cityrumors.it

Ma le maglie bianconere sono rimaste per sempre nel cuore di ‘Sor Carletto‘, che proprio ad Ascoli ha scelto di trascorrere il resto della sua vita dopo aver chiuso una lunghissima e splendida carriera di allenatore. Mazzone si è stabilito nel capoluogo marchigiano e lì ha vissuto fino al giorno in cui è scomparso.

Il pomeriggio di lunedì 21 agosto ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, quanto profondo e sincero fosse il rapporto che legava Mazzone alla città e alla squadra. Migliaia di tifosi e di cittadini hanno accompagnato in chiesa il feretro dell’ex allenatore bianconero.

Tante sciarpe e bandiere dell’Ascoli sventolate con il volto di Carlo Mazzone disegnato sopra hanno fatto da commovente scenografia al giorno dell’ultimo saluto al tecnico romano. Si è avuta l’ennesima prova dell’affetto sconfinato che gli ascolani hanno sempre provato per lui.

Alla cerimonia funebre era ovviamente presente la società con il presidente Puccinelli e tutta la dirigenza al completo. Carlo Mazzone voleva bene ad Ascoli e al Picchio e il tributo, doveroso, riservatogli ieri lo conferma. Ora Sor Carletto riposerà insieme al suo grande amico Costantino Rozzi.

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