Torano, Sabato alcune pregiatissime bottiglie della cantina ‘Emidio Pepe’ saranno vendute all’asta dalla celebre casa americana Zachys

“Sono incredibilmente emozionata”. Così Sofia Pepe che con la sorella Daniela gestisce ormai da alcuni anni la storica azienda vitivinicola di Torano Nuovo sempre sotto la supervisione dell’instancabile Emidio Pepe, ha commentato la notizia che sabato 14 Novembre vedrà andare all’asta alcune fra le annate più esclusive della storica e preziosissima cantina di Emidio Pepe.
Annate ormai introvabili, che da tempo non sono più in commercio a causa del numero limitatissimo di bottiglie che ne restano. Saranno battuti anche dei grandi formati di vecchie annate, qualcosa che davvero raramente esce dalla storica cantina di Torano Nuovo.
La bottiglia di Magnum che verrà battuta all’asta

Il tutto a rafforzare ancora una volta, seppure non ce ne fosse bisogno, l’intuizione di Emidio Pepe che per primo ebbe l’idea di imbottigliare e invecchiare i suoi vini per rendere la migliore espressione del Trebbiano e del Montepulciano d’Abruzzo.

Emidio Pepe ha fondato la sua azienda vinicola nel 1964, dopo aver lavorato al fianco del padre e del nonno che già nel 1889 producevano vino a Casa Pepe. Per lui, l’invecchiamento era la chiave per avere la raffinatezza e l’eleganza che cercava e, allo stesso tempo, preservare la giovinezza e l’energia dei vini.

Fu un pioniere nell’invecchiamento di quei due vitigni e soprattutto, il primo a trattenere con costanza gli arresti nel corso degli anni. Come un tempo ancora oggi, almeno la metà della produzione è stoccata in cantina e viene rilasciata solo quando la famiglia ritiene che l’annata sia la sua migliore espressione.

Oggi la cantina di invecchiamento Emidio Pepe conta più di 350.000 bottiglie che vanno dalla prima vendemmia del 1967 ad oggi. E ‘una cantina in continuo movimento in quanto le vecchie bottiglie vengono rilasciate ogni anno in piccole quantità mentre quelle giovani vengono stoccate e saranno rilasciate solo quando sono pronte.

La piccola serie di bottiglie di alcune fra le annate più iconiche sarà battuta dalla celebre casa d’aste internazionale la newyorkese Zachys, con cui la cantina ha realizzato la prima asta di annate invecchiate nel 2017, quando a New York tre bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo 1979 furono vendute a 2.400 dollari.

“Il 14 novembre prossimo andranno all’asta alcune annate che da tempo non sono più in commercio a causa del numero limitatissimo di bottiglie che ne restano – ha proseguito Sofia Pepe. – Saranno battuti anche dei grandi formati di vecchie annate, qualcosa che davvero raramente esce dalla nostra storica cantina. Tra questi, una magnum di Montepulciano del 1975 da 3 litri a 1.500-2.400 dollari e una da 1,5 litri del 1977 a 1.600-2.600 dollari

Cuore pulsante di questa asta è un formato speciale Montepulciano d’Abruzzo 1985, da 4,5 Lt. Il Rehoboam in questione era stato messo sul mercato da Emidio a metà degli anni ’90 per un cliente e poi ritirato.

Per rendere l’esperienza ancora più speciale, il lotto di uno di quei grandi formati prevede anche un weekend in Abruzzo in compagnia dell’autore di libri di cucina e chef Mimi Thorisson, che ama l’Abruzzo e sarà protagonista di un laboratorio di cucina e degustazione a Casa Pepe.

I fortunati vincitori del lotto avranno la possibilità di vedere da dove provengono quelle bottiglie, incontrare chi le ha realizzate e comprendere a fondo la filosofia della cantina.

Per la prima volta sarà battuto all’asta anche il Montepulciano d’Abruzzo 2015 Selezione Vecchie Vigne di Emidio Pepe. Si tratta del Montepulciano più raffinato e capace di garantire il lungo affinamento, da 3 diversi vigne. In particolare: Casa Pepe (piantata nel 1974), Branella (1971) e Daniela (2004) che mostrano caratteristiche molto diverse.

“Una scommessa vinta – ha concluso Sofia Pepe – un patto con la natura portato a termine, direbbe mio padre oggi ottantottenne, che per una vita intera ha scommesso sul Montepulciano d’Abruzzo ed il suo enorme potenziale d’invecchiamento. Non era per niente facile all’epoca ed Emidio Pepe lo conferma, quando la notorietà del Montepulciano d’Abruzzo era confinata in una pronta beva. Ma il tempo gli ha dato ragione e l’attenzione delle più importanti autorità internazionali del vino lo hanno confermato”.

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