San Benedetto Città della produzione del documentario cinematografico grazie al Premio Bizzarri

SAN BENEDETTO, “Città della produzione del documentario cinematografico”: lo diventa San Benedetto del Tronto, con una legge approvata all’unanimità dal Consiglio della Regione Marche in data 1 ottobre 2019.
La cittadina rivierasca è insignita di questo importante riconoscimento grazie all’attività della Fondazione Libero
Bizzarri, un’importante realtà nata nel 1994 per onorare la memoria del regista Libero Bizzarri.
La Fondazione, grazie soprattutto al Festival del Documentario (giunto alla 26^ edizione), esercita un ruolo
centrale, riconosciuto a livello nazionale, nella promozione di studi e ricerche nel campo delle arti visive
e dei processi evolutivi dei sistemi di comunicazione per immagini.
In anteprima regionale a seguito della presentazione a Roma presso la Sala Stampa della Camera dei
Deputati, la Fondazione “Bizzarri”, presso la sala consiliare del comune ha presentato “AntologiaDoc – Saggi, Scritti ed Interviste in 25 Anni del Premio Libero Bizzarri”.
AntologiaDoc raccoglie i saggi pubblicati nei 25 cataloghi, che hanno descritto le singole 25 Rassegne –
Premio, attraversando tematiche, indagando aspetti e problematiche multiformi: dall’antropologia alla
sociologia, all’urbanistica, all’ambiente, all’evoluzione dei linguaggi di comunicazione.
I saggi sono raccolti per edizioni, ogni raccolta è preceduta da “un pensiero di oggi” scritto da
documentaristi, giornalisti, critici cinematografici.
25 Edizioni della “Rassegna del Documentario – Premio “Libero Bizzarri”: un lavoro enorme, che ha
prodotto una quantità immensa di collegamenti operativi e produttivi. Un progetto come quello della
Fondazione ha una funzione, una mansione precisa ancora oggi, nel convogliare e aggregare chi ha a
cuore questo cinema ancora tanto fragile e delicato e nel fornire uno strumento per navigare
nell’oceano delle notizie dedicate al cinema del reale.
Tanti sono stati i protagonisti ospitati dalla kermesse sambenedettese, che ha visto passare le migliori
produzioni e i più noti cineasti del settore: tra i quali Vittorio De Luca, Aldo Morrione (fondatore di Rai News
24), Italo Moscati, Gualtiero De Santi, Vittorio De Seta, Carlo Lizzani, Luigi Di Gianni, Daniele Segre, Frederick
Wiseman, Liliana Cavani, Gianni Minà, Folco Quilici, Claudio Speranza, Enzo Grandinetti, Massimo Clementi,
Gianfranco Mingozzi, Michelangelo Antonioni, Manoel De Oliveira, Francesco Rosi, Peter Greenaway
Giuseppe de Santis, Silvano Agosti, Giangi Poli, Ugo Gregoretti, Citto Maselli, Nuccio Fava, Marco Bellocchio,
Loris Rossi, Carlo Delle Piane e tanti, tanti, tanti altri.

In particolare ricordiamo, tra le tante retrospettive, quelle dedicate a Florestano Vancini, Damiano Damiani,
Giuliano Montaldo, Giuseppe Ferrara, Luciano Emmer, Giuseppe Piccioni, quest’ultimo presente all’evento sviluppato giovedì mattina alla presenza del sindaco Pasqualino Piunti.
“Abbiamo fatto conoscere al pubblico giovani esordienti divenuti ormai famosi ricordiamo per tutti: Pietro
Marcello, Corso Salani, Silvio Soldini, Antonietta De Lillo, Roberta Torre, Alessandro Piva, Daniele Gaglianone,
Alessandro Cane, Marina Spada, Giorgio Diritti, Alina Marazzi, Andrea Segre, Giovanni Piperno, Alessandro
Rossetto, Michele Fasano, Andrea De Sica, Lech Majewski, Mario Brenta….
La Regione Marche, dunque, riconosce alla Città di San Benedetto del Tronto il rilievo assunto dalla
produzione del documentario come espressione artistica e di avanguardia comunicativa nella storia
culturale della città”, afferma la presidente della Fondazione Bizzarri, Maria Pilla Silla.
Nelle foto un momento della presentazione di giovedì e una relativa ad un evento legato allo sport, alla Palazzina Azzurra

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