Ascoli, I codici medievali di San Giacomo della Marca trasferiti da Monteprandone alla Civica Pinacoteca

Con la firma dei sindaci di Monteprandone, Sergio Loggi e di Ascoli, Marco Fioravanti, è stato formalizzato l’accordo tra i due enti per la custodia temporanea da parte dell’Arengo della collezione libraria dei Codici di San Giacomo della Marca di proprietà del Comune di Monteprandone.

Lo spostamento dei 61 volumi di cui 4 autografi appartenuti al santo monteprandonese e di una lettera, anch’essa autografa che San Giacomo scrisse a San Giovanni da Capestrano, suo amico e confratello, si è reso necessario poiché nel mese di maggio partiranno i lavori di restauro e consolidamento del Palazzetto Parissi, sede del museo dove sono custoditi i preziosi codici e manoscritti.

Grazie anche al professor Stefano Papetti, curatore dei Musei Civici, e stata definita la collocazione nella sala della Vittoria presso la Pinacoteca Civica.

«Questa firma suggella un azione che ha valenza culturale e religiosa, ma anche territoriale – ha spiegato il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti – e ciò anche in vista della realizzazione di un volume su ‘Ascoli Città Metropolitana’ , che abbiamo affidato alle università e che richiede la collaborazione di tutti comuni vicini.Con il sindaco Loggi c’è stata subito una grande sintonia per cambiare questo territorio, per aprirlo il più possibile. Può essere l’inizio di una nuova storia per il Piceno, che deve puntare a rinascere e a crescere».

Soddisfatto anche il Sindaco di Monteprandone.

«Con la firma di questo accordo ci prefiggiamo due obiettivi – ha dichiarato Sergio Loggi – da un lato continuare a rendere fruibile questo patrimonio storico e artistico inestimabile lasciatoci dal nostro Santo, dall’altro stringiamo un felice rapporto di collaborazione con la municipalità di Ascoli, di cui Monteprandone sostiene la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024.

In questo anno intendiamo organizzare iniziative di promozione culturale e turistica, da svolgersi a Monteprandone e ad Ascoli, raccontando lo stretto legame tra i due territori, attraverso il nostro figlio più illustre. Ringrazio il sindaco Fioravanti per la sua disponibilità e il professor Stefano Papetti per la felice intuizione di accogliere le opere nella sala della Vittoria, a poca distanza da un trittico di Carlo Crivelli su Giacomo della Marca».

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