Tanti soldi in arrivo per le famiglie italiane: le nuove misure messe in atto dal Governo

Arrivano nuovi fondi per aiutare le famiglie italiane che versano in uno stato economico difficile: tutte le novità.

Il Consiglio dei Ministri del Governo Meloni ha approvato il mese scorso la Legge di Bilancio 2024. Il documento, ora, dovrà essere esaminato da Camera e Senato prima di essere definitivamente approvato entro la fine del 2023. Punto cardine della Manovra è la riforma fiscale con il taglio del cuneo fiscale e delle aliquote IRPEF.

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Il governo Meloni è già al lavoro per incrementare i soldi degli italiani – Ascolicityrumors.it

Secondo le stime questo intervento dovrebbe garantire un incremento del reddito delle famiglie italiane pari all’1,5% in media nel corso del 2024, ovvero circa 600 euro annui per tre nuclei familiari su quattro. La stima è stata ipotizzata da BankItalia e sarebbe merito, principalmente, dell’esonero contributivo.

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Come detto, la nuova Irpef, prevede quindi una serie di modifiche che dovrebbero avere un impatto positivo sul reddito delle famiglie italiane. In particolare, si prevede un aumento dell’1,5% del reddito disponibile, pari a circa 600 euro annui per tre nuclei su quattro.

“Ridurre l’elevato cuneo fiscale rappresenta un obiettivo importante – ha riferito Andrea Brandolini, direttore di BankItalia – esso va perseguito tenendo conto degli effetti degli strumenti adottati sui comportamenti degli individui, che richiedono stabilità delle norme per potersi manifestare pienamente, e dei riflessi sulle finanze pubbliche. Se si decidesse di rendere permanente la riduzione del cuneo andrebbero individuate coperture certe e strutturali”.

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Più soldi alle famiglie italiane, ecco la prossima manovra – Ascolicityrumors.it

Ma a cosa è dovuto principalmente questo aumento? Tale aumento è principalmente dovuto all’esonero contributivo sui redditi da lavoro dipendente fino a 35.000 euro, che riduce il cuneo fiscale. La restante parte dell’aumento è dovuta alla riforma delle aliquote IRPEF, che accorpa i primi due scaglioni, fino a 15.000 euro e tra 15.000 e 28.000 euro, applicando l’aliquota al 23%.

I benefici della nuova IRPEF sono distribuiti in modo disomogeneo a seconda del reddito. I lavoratori con un reddito lordo mensile di 2.200 euro, ovvero poco meno di 29.000 euro annui, sono quelli che beneficiano maggiormente della misura, con un aumento di 110 euro netti in più al mese, pari a 1.430 euro circa annui.

I redditi inferiori a 15.000 euro, invece, non vedranno alcun cambiamento, così come quelli superiori a quota 50.000 euro. Previsti invece 103 euro, circa, al mese per chi raggiunge quota 30.000 euro, e appena 20 per chi va dai 40 ai 50.000 euro.

Per i lavoratori autonomi e i pensionati, l’unico beneficio garantito è l’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF, che comporta un risparmio del 2%. In particolare, i lavoratori autonomi con un reddito di 20.000 euro vedranno un aumento di 100 euro annui, mentre quelli con un reddito di 30.000 euro vedranno un aumento di 260 euro annui.

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