Consiglio regionale Marche, approvato il nuovo Piano Sociosanitario: ecco cosa include

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato il nuovo Piano Sociosanitario ma non tutti si sono detti soddisfatti di ciò che include. 

Il Consiglio regionale delle Marche con ben 21 voti favorevoli ha approvato il nuovo Piano Sociosanitario. In molti sono stati soddisfatti in aula per l’approvazione e in particolare grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Francesco Acquaroli.

Piano Sociosanitario Marche, approvato dal Consiglio Regionale, ecco cosa include
Piano Sociosanitario Marche, ecco cosa include – Foto: ANSA (AscoliCityRumors.it)

Non tutti però hanno condiviso la stessa idea. Alcuni gruppi, ovvero quelli del PD e del Movimento 5 Stelle, non hanno partecipato per protesta all’ultima discussione in aula e alla votazione. Ecco cosa include questo piano e quali sono alcuni degli aspetti che hanno fatto discutere.

Consiglio regionale Marche: ecco in cosa consiste il nuovo Piano Sociosanitario

L’approvazione del nuovo Piano Sociosanitario nelle Marche è un risultato che ha creato divisioni e ha fatto discutere. Era necessario per una regione come le Marche attuare delle innovazioni sul piano Sociosanitario, come aveva evidenziato in passato anche il segretario provinciale del PD Francesco Ameli. Tuttavia, la soluzione che si è raggiunta non è stata accettata da tutti.

Piano Sociosanitario Marche, approvato dal Consiglio Regionale, ecco cosa include
Piano Sociosanitario, tante novità per le Marche – Foto: ANSA (AscoliCityRumors.it)

In cosa consiste il nuovo Piano Sociosanitario? Ebbene, la votazione finale di quest’ultimo è stata preceduta dall’approvazione di 7 emendamenti presentati dalla maggioranza e firmato dai capigruppo di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UDC, Civici Marche e Rinasci Marche.

Il primo dei diversi punti di quest’ordine del giorno, come riporta anche l’Ansa, impegna la giunta a “proseguire le interlocuzioni con gli organi centrali di governo affinché siano messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie per il potenziamento del sistema sanitario nazionale ed inserire i criteri maggiormente flessibili di calcolo per i tetti di spesa del personale nonché delle dotazioni idonee dei posti letto nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie”.

Il secondo punto, che si articola in 12 capitoli, pone la necessità di “valutare, prevedere e realizzare nel solco delle linee guida del Piano” questioni che non sono state previste all’interno del testo come “valorizzazione a livello nazionale dell’Inrca quale riferimento delle strutture geriatriche e gerontologiche”.

È interessante notare poi come in un punto dell’ordine del giorno si impegna a “confermare i servizi tutti, nessuno escluso, oggi svolti da strutture di Comunità o simili esistenti e a trasformarle in Casa (Ospedale), di Comunità, una volta stabilito il definitivo numero di realizzabili nelle Marche”.

Questo risultato si può raggiungere “valorizzando appieno, nell’ambito delle Ast, strutture sanitarie già esistenti a corollario di quelli previsti in rete per completare l’offerta sanitaria del territorio, così contribuendo a contrastare la mobilità passiva forte nelle zone, e a razionalizzare il servizio di Medicina Trasfusionale in relazione alla nuova organizzazione territoriale di Ast 5 in luogo“.

Come detto in precedenza, il piano non ha convinto tutti e addirittura i gruppi del PD e del Movimento 5 Stelle lo considerano senza risposte, una misura che illude i marchigiani e così come realizzato non emendabile.

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