Rapisce, picchia e sevizia la ex per giorni: denunciato

La povera vittima è una donna di origini cubane che è stata rapita, segregata e minacciata ripetutamente per tutta la notte

Una vicenda vergognosa. Una storia allucinante, ma non sarà la prima né l’ultima di una povera donna che è stata rapita e seviziata per una notte intera e poi lasciata andare come se fosse una sacco della pattumiera. Una cosa scandalosa e indegna che può fare una persona, non certo un soggetto che si possa definire uomo perché tale non è, prendersela nei confronti di una donna che non può difendersi anzi deve subire le angherie e la violenza senza poter fare nulla anzi se c’è un minimo di protesta, ecco che arrivano altre botte. Una storia indegna e allucinante.

L'aggressione
Una donna mentre viene aggredita da un uomo (Facebook ascolicityrumors.it)

 

L’ha rapita e l’ha tenuta un’intera notte nella sua abitazione, dove per mesi hanno convissuto insieme. Non accettava l’idea che lei lo avesse lasciato, la solita storia di un uomo che non riesce ad accettare che una donna può essere libera di fare una scelta senza avere il terrore di essere perseguitata e inseguita ogni ora del giorno e della notte. “Se provi solo a urlare, ti ammazzo“, le diceva di continuo, picchiandola ma anche puntandole delle forbici al collo per non farla gridare.

La donna è stata medicata in ospedale, lui denunciato ma respinge le accuse

I soccorsi
Un’ambulanza mentre esce dall’ospedale (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Le ha fatto di tutto, anche il taglio di capelli come sfregio, per tutta la notte non c’è stato verso di recedere o di farlo ragionare. Solo la mattina l’ha lasciata andare, lei terrorizzata e in preda al timore è riuscita ad andare in ospedale. Una volta arrivata lì le hanno diagnosticato il naso rotto e trenta giorni di prognosi. E da lì, come da prassi e come iter, è partita la denuncia alla polizia che ha fatto le opportune verifiche, fino a presentare la denuncia e a mandare a processo questa persona. L’imputato è un uomo di 49 anni, di nazionalità italiana che alla fine è stato rinviato a giudizio dalla gup Francesca De Palma.

Da sottolineare che l’uomo e la donna avevano avuto una relazione e avevano anche vissuto insieme, probabilmente nella stessa casa dove lui l’ha aggredita e picchiata. Ci sono state già altre occasioni dove l’uomo l’avrebbe picchiata e aggredita, tanto che una volta l’ha cercata per tutta la città di Jesi e una volta rintracciata l’avrebbe picchiata e trascinata a forza nella sua abitazione. Su tutto quello che è successo, l’uomo si difende dicendo che non è vero nulla.

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