Se fai questo perdi la pensione subito e poi è difficile riaverla, l’errore comune

Attenzione a non commettere questo banale errore: puoi rischiare di perdere la pensione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

L’assegno sociale è compatibile con redditi da lavoro, ma entro determinati limiti: deve risultare inferiore all’importo della prestazione percepita, che viene ridotta di conseguenza.

Se commetti tale errore comune puoi perdere la pensione
Attenzione a non incorrere in tale errore, puoi perdere la tua pensione: ecco quello che non devi fare – ascoli.cityrumors.it

Attenzione a non commettere questo banale errore, poiché potresti perdere la pensione. Vediamo insieme tutto ciò che è necessario sapere.

Perdi la pensione se commetti tale errore: ecco come tutelarti

Nel momento in cui si raggiunge il traguardo della pensione, molti si chiedono se continuare a lavorare possa comportare dei tagli o meno sull’importo che viene erogato. Noi siamo qui per darti maggiori informazioni e delucidazioni al riguardo. L’assegno sociale nel 2024 è pari a 534,41euro e viene erogato per tredici mensilità. Ben 6.947,33 euro annui complessivi.

Non commettere questo errore altrimenti perdi la pensione
Questo banale errore ti fa perdere la pensione: tutto ciò che devi sapere – ascoli.cityrumors.it

Tale importo corrisponde pertanto al limite di reddito da lavoro che si può percepire mantenendo la compatibilità. La soglia, invece, è raddoppiata per chi è coniugato: ben 13mila 894,66 euro. Quindi, se si inizia a lavorare, non si perde l’assegno sociale ma lo si riceve in una misura ridotta. Ciò avviene se si resta nei limiti di importo sopra indicati. Diversamente, la prestazione si azzera o si sospende del tutto se l’attività genera un reddito da lavoro più elevato della prestazione stessa.

Inoltre, la pensione anticipata con requisito ridotto per i lavoratori precoci non è cumulabile con redditi da lavoro subordinato o autonomo prodotti in Italia o all’estero per il periodo di anticipo rispetto ai requisiti vigenti per la generalità dei dipendenti. Il riferimento normativo è l’articolo 3, comma 6, della legge 335/1995, riportato qui di seguito.

Se il soggetto possiede redditi propri, l’assegno è attribuito in misura ridotta fino a concorrenza dell’importo della prestazione. Se invece risulta non coniugato, ovvero fino al doppio del predetto importo, se coniugato, ivi computando il reddito del coniuge comprensivo dell’eventuale assegno sociale di cui il medesimo sia titolare” viene spiegato.

E ancora: “I successivi incrementi del reddito oltre il limite massimo danno luogo alla sospensione dell’assegno sociale. Il reddito è costituito dall’ammontare dei redditi coniugali conseguibili nell’anno solare di riferimento”. Dunque, presta particolare attenzione a non commettere gli errori sopraccitati, in modo tale da non incorrere in gravi rischi, quale quello di perdere la tua pensione.

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