Fondo pensione casalinghe: di cosa si tratta, come richiederlo e a quanto ammonta l’importo

Anche le casalinghe possono ottenere la pensione: ecco come funziona il fondo apposito e in che modo richiederlo.

Si stima che in Italia più della metà della popolazione femminile sia composto da casalinghe. Si tratta di donne che sono uscite dal mercato del lavoro (o non ci sono mai entrate) per occuparsi della casa e della famiglia. Spesso sono coniugate o conviventi, oppure vivono a carico della famiglia di origine. Le casalinghe sono accomunate dal fatto che hanno rinunciato all’impiego per prendersi cura dei propri figli o di un parente ammalato.

Arriva la pensione delle casalinghe: come ottenerla
Fondo pensione casalinghe, è possibile? Ecco come (ascoli.cityrumors.it)

Vien da sé che la categoria non sia un retaggio anni ’50 tramontato, almeno nel nostro Paese. L’Italia, infatti, è uno dei pochi stati europei ed occidentali dove c’è ancora un gran numero di donne che svolge incarichi domestici, anche giovani, spesso non retribuiti. Viene, dunque, da chiedersi se avranno la pensione in futuro. La risposta è sì e in questo articolo vi aiuteremo a capire come ottenerla anche se non si lavora.

Fondo casalinghe: in che modo le donne che si occupano della casa possono accedere alla pensione

In Italia, per ricevere la pensione, è necessario aver versato dei contributi. Il lavoro di casalinga, si sa, non è retribuito e quello che viene da pensare è che un giorno non si potrà ottenere la prestazione in questione. In realtà non è così: per fortuna c’è la possibilità di versare contributi anche se si lavora in casa senza retribuzione e ciò garantirà una pensione da aggiungere a quella di vecchiaia, reversibilità o all’assegno sociale.

Come ottenere la pensione da casalinga
Come ottenere la pensione da casalinga e a quanto ammonta l’importo (ascoli.cityrumors.it)

Si chiama Fondo casalinghe o casalinghi e si può ottenere al raggiungimento dei requisiti minimi previsti dalla legge, ovvero ad almeno 57 anni. A patto, però, che siano stati versati almeno 5 anni di contributi. Questo è gestito dall’INPS (esiste una sezione apposita dove fare domanda) e c’è un portale che offre una previdenza facoltativa per chi si occupa della casa, poiché quella di versare contributi non è una misura obbligatoria, come invece ci si aspetta da chi svolge lavoro autonomo.

L’obiettivo del fondo è dare un’opportunità a coloro che si dedicano alle faccende domestiche di accedere alla pensione, al pari di chi svolge un’occupazione, riconoscendo il lavoro casalingo come un sacrificio importante per coloro che hanno rinunciato ad un’occupazione per pensare alla famiglia. È stato istituito nel 1° gennaio 1997 e possono ottenerlo anche gli uomini. È rivolto, dunque, ad entrambi i sessi dai 16 ai 65 anni. La casalinga (o il casalingo), precisiamo, non possono avere altri redditi di lavoro autonomo né dipendente.

Tuttavia, è compatibile il part-time. Ciò significa che è possibile, per loro, versare contributi. Non bisogna essere nemmeno titolari di pensione diretta. Per avere un mese di contribuzione è richiesto un importo minimo di 25,82 euro; mentre per ottenere 12 mesi di contributi la somma minima da versare è 309,84 euro in un anno (ovvero 25,82 euro mensili). Ad esempio, se una casalinga ha versato 380 euro all’anno per 10 anni, la donna, a 65 anni, avrà una pensione di 201 euro annuali.

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