“Nostra figlia si è uccisa ed è colpa tua”, tappezza la città di scritte contro la ex

Un uomo distrutto dal dolore fa questo gesto così clamoroso, è stato denunciato ed è finito sotto processo

Una storia brutta fatta di violenza, aggressione mentale, di un rapporto finito e devastato, ma soprattutto di un amore di vita che non c’è più. E quando succede, soprattutto quando si perde una figlia, le cose possono andare di male in peggio. Ed essere devastanti. E’ la storia di una coppia, di marito e moglie, che perdono una figlia di 23 anni, una ragazza che aveva qualche problema ed afflitta dall’anoressia, purtroppo talmente evidente che è arrivata a suicidarsi. Una vicenda che ha innescato una serie di esplosioni che hanno portato soprattutto l’uomo a perdere completamente la testa.

La lite
Un disegno che mette in evidenza una discussione tra ex (Facebook ascolicityrumors.it)

L’uomo non ci capisce più niente e comincia a perdere totalmente la testa e comincia una battaglia allucinante e, anche meschina, contro la ex moglie. Una discussione non a parole, ma a suon di manifesti appesi in quasi tutta la città per accusare la ex compagna di una vita. “È pericolosa e truffatrice, io ci ho rimesso per anni, anche una figlia“. Il messaggio e il contenuto delle scritte che un uomo di 71 anni ha dedicato alla sua ex moglie. Un qualcosa di veramente incredibile che ha fatto parlare quasi tutta la città anche perché questa storia è andata avanti per diverso tempo.

L’ex moglie l’ha denunciato ora l’uomo è sotto processo

Il dramma
Un’ambulanza e una macchina dei carabinieri che controllano una situazione non facile (Ansa ascolicityrumors.it)

L’uomo nei suoi messaggi che ha lasciato nei confronti della moglie ha insinuato, senza neanche tanto velatamente che la figlia si fosse suicidata istigata dalla mamma. Un’accusa gravissima che ha dilaniato ancora di più la donna. La vittima, anche a causa del forte dolore che aveva per via della morte della figlia, ha lasciato stare i manifesti, provando a ignorarli, ma poi non ce l’ha fatta più perché stavano diventando insistenti. E così ha denunciato l’ex marito.

E così l’uomo è finito sotto processo con accuse gravi per stalking e diffamazione davanti alla giudice Martina Marinangeli. Secondo le accuse l’ex marito avrebbe cominciato prima con telefonate insistenti, poi con messaggi vocali e anche scritto, mandati in qualunque momento della giornata, alla fine ha cominciato con i famosi volantini e striscioni appesi in tante zone della città.

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