Eccezionale riconoscimento su Wine Spectator per la cantina “Il Conte di Villaprandone”

Con l’avvio del nuovo decennio, arrivano già i primi riconoscimenti per Il Conte Villaprandone. Se il 2019 si era concluso con numerosi successi a livello internazionale, il 2020 si preannuncia già carico di piacevoli sorprese per la cantina a conduzione familiare di Monteprandone. A battezzare questo nuovo anno ci ha pensato la nota rivista americana “Wine Spectator”.

Fondata ufficialmente nel 1976, la rivista si è con gli anni affermata come una vera e propria bibbia per tutti gli appassionati e i professionisti del settore enologico. Con pubblicazioni cartacee mensili che raggiungono circa 3 milioni di lettori in tutto il mondo, Wine Spectator è diventata una delle voci più autorevoli del panorama vinicolo internazionale. Molto spesso sinonimo di gusto, eccellenza e qualità, Wine Spectator vanta standard molto elevati e si affida a un selezionatissimo team di esperti dal palato estremamente raffinato.

Uno dei principali segni distintivi dello stile della rivista sono le degustazioni alla cieca. Ogni anno vengono selezionati circa 15.000 vini da sottoporre all’attento esame dei giudici i quali, basandosi su una scala da 1 a 100, valutano i prodotti  privi da ogni pregiudizio, così da assicurare un risultato il più possibile imparziale ed oggettivo. Nell’edizione di gennaio, a comparire tra le recensioni dei migliori vini ci sono tre etichette de “Il Conte Villaprandone”. A ricevere tale riconoscimento, sono stati lo “Zipolo”, un Marche Rosso IGP e il “Marinus”, un Piceno Superiore DOP, raggiungendo ben 91 punti su 100: punteggio riconosciuto solo a vini di grande qualità e carattere. A ricevere un buon 86/100 anche il Marche Sangiovese IGP “Donello”.

“Ogni anno Wine Spectator valuta migliaia di vini provenienti da tutto il mondo ed io ed i miei fratelli, che siamo nel settore da molti anni, siamo pienamente consapevoli dell’onore di comparire tra le loro recensioni” commenta il winemaker dell’azienda Emmanuel De Angelis, aggiungendo: “Soprattutto siamo davvero orgogliosi che a ricevere un ottimo punteggio siano stati alcuni dei nostri vini più rappresentativi. A partire dallo Zipolo, blend di Montepulciano, Sangiovese e Merlot, un vino creato alla fine degli anni ’90 grazie all’esperienza di nostro nonno Amilcare. Un prodotto che, ormai da molti anni, conquista i palati più esigenti a livello internazionale. Ma anche il nostro Marinus che prende il nome da nostro padre Marino: un Rosso Piceno Superiore DOP che consideriamo come la massima espressione del nostro territorio e delle nostre tradizioni vitivinicole. Infine, anche il nostro Donello: un Sangiovese in purezza che affina in antiche vasche di cemento, una tecnica che nella nostra famiglia viene tramandata di generazione in generazione da oltre sett’anni.”

Un risultato davvero notevole per l’azienda di Monteprandone che, ancora una volta, si riconferma tra le principali promotrici della tradizione enologica picena nel mondo.

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