Passivo da 298 milioni: indagati in sei per bancarotta. Operazione Nemesi della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno su crac società edilizia

ASCOLI – E’ arrivata sino in Lussemburgo, un’indagine di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, relativa al crac, uno dei più rilevanti nelle Marche negli ultimi anni, di una società ascolana già operante nel settore dell’edilizia, che annovera ad oggi un passivo di 298 milioni di euro.
Si tratta in gran parte di debiti bancari (circa 208 milioni di euro): l’azienda è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Ascoli Piceno nel novembre del 2019, dopo la rinuncia, da parte del management, a portare avanti un concordato ‘in bianco’, a cui l’impresa aveva fatto ricorso ad aprile dello stesso anno.
Sei sono gli indagati: tre componenti del Cda e tre professionisti. Bancarotta fraudolenta patrimoniale aggravata per distrazione, bancarotta fraudolenta preferenziale aggravata, bancarotta fraudolenta aggravata da reato societario, sono i reati ipotizzati.
Con l’operazione “Nemesi” la massa fallimentare recuperata dalle Fiamme Gialle ammonta a 70 milioni di euro.

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