Sanità Marche, Simone Livi (FdI) tranquillizza: “Liste di attesa presto ridotte” e lancia la stoccata al PD

Il Capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Marche annuncia fondi e strategie per migliorare il problema delle lunghe liste di attesa.

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Livi (FdI) lancia la stoccata al PD – Foto Facebook @Simone Livi – ascoli.cityrumors.it

Secondo Simone Livi, Capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Marche, lo stato di salute della Sanità pubblica regionale non è per niente preoccupante, anzi, dicendola con le sue stesse parole “lo stato della sanità marchigiana presenta una base solida”.

Ed annuncia che presto ci saranno dei progetti reali e concreti per poter usare i fondi disponibili in favore della sanità regionale, per migliorare l’esperienza dei cittadini marchigiani che si affidano alle cure nei nosocomi pubblici.

Simone Livi: “Ripartiamo da un fondo di 80 milioni di euro”

Il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, di recente nomina dato che ha preso il posto del dimissionario Carlo Ciccioli, meno di un mese fa è convinto che l’anno appena iniziato sarà l’anno della ripartenza. E si riparte dalla riduzione delle liste di attesa.

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Simone Livi parla della sanità pubblica nelle Marche – ascoli.cityrumors.it

Simone Livi è intervenuto sul tema della sanità regionale ribadendo che uno dei primi obiettivi è “l’aggressione decisa alla lunghezza delle liste d’attesa e la piena attuazione del Piano Socio Sanitario recentemente approvato”.

La rassicurazione è sui fondi che non mancano: “stiamo lavorando ad azioni concrete per ottimizzare le risorse, compresi gli ultimi 80 milioni di euro di risorse aggiunti nel riparto dei fondi del Fondo Sanitario Regionale operato dal Cipess”, ha precisato il capogruppo di FdI Marche

“Risorse che certificano – prosegue Livi – come abbiamo sempre detto alle opposizioni, che il ciclone Covid-19 e la mancanza di personale sono dati oggettivi che stiamo fronteggiando”.

Poi arriva la stoccata al PD. Se per il primo punto, relativo alla pandemia, “oggettivamente è una problematica che la Giunta Ceriscioli avrebbe potuto affrontare meglio, ma tutto sommato le colpe sono minime. Per la mancanza di personale, invece, i marchigiani devono solo continuare a prendersela con la classe dirigente del Pd a livello nazionale e regionale”.

“Le loro malaugurate politiche nazionali per l’accesso alle professioni mediche – attacca Livi – portate avanti con pervicacia colpevole nel corso degli ultimi decenni, hanno portato a un collo di bottiglia che era facilmente prevedibile”.

E prosegue: “Oggi, manca personale perché non si sono implementate politiche per favorire l’accesso alla professione, sia medica che infermieristica, andando a determinare una criticità assoluta nei Pronto soccorso in particolare, ma non solo. È un dato oggettivo che solo la malafede politica di alcuni non può che confermare come verità assoluta”.

Poi, citando anche le borse di studio per i medici, conclude: “A noi spetta ricostruire sui cocci che ci sono stati lasciati e lo stiamo facendo, proponendo un nuovo modello di sanità capillare e territoriale che, con l’approvazione del Piano Socio Sanitario, si declinerà nel corso del 2024″.

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