Papa Bergoglio ricorda Padre Matteo, il prete anconetano morto in Africa

Il sacerdote che ha perso la vita mentre si trovava in Costa d’Avorio dove dirigeva una missione e aveva cura di tanti bambini

Una notizia che ha scosso Ancona, le Marche e anche il Vaticano. E così, dopo la Regina Caeli, Papa Francesco ha voluto dedicare un ricordo alla figura di un ragazzo di Ancona che era un missionario e che è morto in un tragico incidente in Costa d’Avorio. Una notizia che è stata scioccante per tanti marchigiani ma anche per il Pontefice che infatti l’ha ricordato con grande amore: “Con dolore ho appreso la notizia della morte, in un incidente, di padre Matteo Pettinari, giovane missionario della Consolata in Costa d’Avorio, conosciuto come il “missionario instancabile“. Per Bergoglio una perdita immane e una persona che ha lasciato “una grande testimonianza di generoso servizio”.

Il ricordo
Il sacerdote Matteo Pettinari mentre si trovava nella sua missione in Costa d’Avorio (Facebook ascolicityrumors.it)

 

La morte di Padre Matteo Pettinari ha scosso un’intera comunità nelle Marche, anche perché era attaccato alla sua terra e c’erano tante persone che gli volevano bene. Una intera vita spesa per gli ivoriani, ma purtroppo per un incidente, forse a causa di un colpo di sonno, è stata spazzata via in pochi istanti. Le cronache parlano di un terribile scontro con un autobus di linea locale a Niakara nel nord della Costa d’Avorio dove era in missione da 13 anni. Padre Matteo aveva 42 anni, e tantissimi di questi li aveva passati qui doveva aveva fatto e stava facendo cose importantissime.

Aveva fatto costruire una Chiesa e un ospedale in Costa d’Avorio

Il Pontefice
Il Papa mentre saluta a Piazza San Pietro (Ansa ascolicityrumors.it)

 

Padre Matteo Pettinari aveva passato 17  anni di professione religiosa e 13 di sacerdozio, nella sotto-prefettura ivoriana, stava insieme a dei confratelli in una comunità e per molti era un vero e proprio punti di riferimento. Aveva passato qualche anno in alcuni paesi d’Europa, soprattutto la Spagna poi era stato inviato in Costa D’Avorio dove ci ha messo poco a farsi riconoscere per la sua voglia  e tenacia di fare le cose per la gente.

Mentre era in Costa d’Avorio ha lavorato tanto con i bambini e con la gente del posto che lo amava e lo considerava tantissimo, ora senza di lui tanti si sentiranno persi. Ha lavorato per la costruzione di una chiesa e di un ospedale non poco per un sacerdote che ha portato avanti la sua linea e la sua grande voglia di mettere a posto le cose e di dare alle persone le cose che mancavano. Era parroco in una delle due chiese di Dianra e dirigeva un centro sanitario che seguiva anche persone con disagio psichico.

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