Ospedale Unico Piceno, Luzi (PSI): “Ecco le mie considerazioni”

“Uniti per le Marche” – soprattutto per volere del PSI, ovvero del Consigliere Regionale Boris Rapa – ha presentato un emendamento in cui si chiede che un Ospedale di Primo Livello sia posto sulla costa – nel Comune di San Benedetto del Tronto – ed uno meramente “di base” ad Ascoli Piceno.

“Non so da chi sia scaturita l’idea, – sostiene Emidio Luzi- ma certo è che nessuno ci ha chiesto un parere. I compagni di Ascoli Piceno, evidentemente, possono solo ossequiosamente inchinarsi.

Se è lecito che il Rapa possa prendere iniziative autonome, ed in spregio alla popolazione ascolana, è altrettanto lecito che io, quale Segretario Comunale del P.S.I. di Ascoli Piceno, possa altrettanto liberamente esprimere le idee dei compagni ascolani su un argomento importantissimo come quello della Salute Pubblica.

Se mi esprimessi in termini Politico/Istituzionali, dovrei dire che l’Ospedale di Primo Livello debba essere assegnato ad Ascoli Piceno (che ha un bella struttura, di per sé già proiettata verso la vallata – e comunque baricentrica rispetto al territorio provinciale), visto che non esiste in Italia un Capoluogo di Provincia che non ne abbia uno.

Se dovessi esprimermi, invece, in modo campanilistico, dovrei cominciare fin d’ora ad erigere barricate, gridando all’inciucio (che c’è!) ordito alle spalle della nostra città.

Però qui è in ballo la Salute Pubblica, la nostra vita e quella dei nostri figli – ed allora mi sforzerò di mostrare quella maturità che il Rapa non sembra usare.

Di conseguenza, metto da parte logiche istituzionali e campanilismi vari per ricordare che, quando si parla di salute, questi non servono per curare, ma al più per morire.

Pensiamo ai comuni montani, ad esempio, ai residenti nelle zone terremotate: dovrebbero poter raggiungere un Ospedale in venti minuti (a volte la differenza fra la vita e la morte è questione di poco!) – ed allora sarebbe consequenziale sostenere: “L’Ospedale di Primo Livello? Ad Ascoli Piceno!”.

Ma, usando un minimo di obbiettività, negherei in modo inaccettabile i bisogni dei comuni costieri (per quelli della vallata sarebbe indifferente) – e questo non sarebbe giusto, visto anche l’afflusso estivo dei turisti.

Ecco allora che non esiste altra soluzione che non sia quella dell’Ospedale Unico sulla vallata, in grado di conferire il giusto equilibrio a tutte le istanze, nessuna delle quali è figlia di un Dio minore.

Pacifico considerare che resterebbero comunque gli Ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, con funzioni da definire. Direi che “tre” sia meglio di “due”! Non trovi Rapa?

Ho appena accennato alle funzioni dei tre Ospedali. Invece d’imbarcarci in “guerre sante” senza costrutto, perché non cominciamo a parlare di quello di cui le tre strutture dovrebbero occuparsi? Sembra che quest’argomento non interessi a nessuno.

Ecco perché, tempo fa, con i compagni di San Benedetto del Tronto avanzammo l’idea dell’unione fra gli Ospedali dell’”Ascolano” e di quelli di una parte del “Teramano” (Teramo e Sant’Omero), ognuno con le sue eccellenze.

Ne parlò anche la stampa locale. Perché usare il Cardiochirurgico di Ancona, quando ne abbiamo uno, peraltro ben funzionante, a Teramo – città confinante e decisamente più vicina di Ancona?

Sento poi parlare di un mal interpretato Decreto Balduzzi – ma io direi di non balduzzarci troppo (a San Benedetto perdoneranno il neologismo), ma di curarci bene e a casa nostra, perché Spinetoli è molto più vicina di Milano, Bologna e Roma.

E questo, ovviamente, per i piceni – i marchigiani del nord certi problemi non li hanno mai avuti.

Consigliere Regionale Boris Rapa, se ricordo bene sei venuto un paio di volte nella nostra città. Dovessi ancora averne intenzione, saresti solo spettatore della nostra assenza.”

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