Bocciata la Samb di Bucci. La Commissione Federale e il presidente Gravina dicono no alla Serie D in sovrannumero

SAN BENEDETTO – La SSD Sambenedettese 1923 di Manolo Bucci è stata bocciata dalla Commissione federale. La società dell’imprenditore romano non è stata ammessa in soprannumero in serie D e la decisione è stata avallata dal presidente Gabriele Gravina.

Secondo alcune indiscrezioni provenienti da Roma, sembra che alla base della decisione siano alcune criticità rilevate dai vertici del calcio nazionale: relative alla documentazione presentata, in cui  risulterebbe un budget in perdita di un milione e 100mila euro senza le necessarie garanzie per rientrare, quella relativa alla posizione di Manolo Bucci, che da alcuni mesi è proprietario o comunque referente della Samb 1923, oltre che del Valmontone (Promozione laziale), senza averne titolo e  senza poter essere nemmeno socio occulto, e , infine, relativa al rapporto, che sarebbe non chiaro, con la signora Antonella Pennacchi, amministratore unico della Samb 1923.

A questo punto la speranza dei sambenedettesi è riposta nella decisione del Tar del Lazio di lunedì prossimo, 6 settembre, circa il ricorso presentato da Roberto Renzi, che chiede l’ ammissione al massimo campionato dilettantistico a seguito del decreto del Tribunale Amministrativo che il 17 agosto ha ammesso in serie D la Casertana.

 

 

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