Progetto Cia, coltivare tartufo Piceno. Collaborazione Univpm e Uniurb, nero e scorsone tra specie

ASCOLI PICENO, La Cia Agricoltori Ascoli Piceno, Fermo e Macerata è tra i principali promotori del progetto della valorizzazione per la coltivazione del tartufo nel territorio del sud delle Marche, insieme all’Università Politecnica delle Marche e all’Università di Urbino.
“L’obiettivo, – spiega il direttore della Cia Massimo Sandroni, – è migliorare gli standard qualitativi del prodotto e aumentare le quantità”.
Nel Piceno, grazie al terreno che caratterizza l’area interna, il tartufo si trova in tutte e nove le tipologie che vengono commercializzate e per alcune specie si può anche coltivare: il bianco pregiato, il brumale, il moscato, il nero ordinario e il bianchetto.
Le specie che, invece, vengono coltivate in provincia di Ascoli Piceno, sono il nero pregiato e lo scorsone.
Le aree in cui vengono coltivati i tartufi sono la zona di Roccafluvione fino ad Amandola, ma anche nell’area di Acquasanta.

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