Il Governatore delle Marche scende in campo e detta le regole sui voli

La situazione dell’aeroporto di Ancona sta creando imbarazzi anche perché non si riesce a trovare la soluzione migliore. Ora ci pensa Acquaroli

Aeroporto di Ancona, ancora tutto in alto mare. Ma è scesa in campo la Regione perché il Governatore Francesco Acquaroli vuole non solo vederci chiaro ma risolvere la situazione. Per ora da quello che sta venendo fuori, come soluzione tampone Regione Marche è disposta a mettere da parte temporaneamente una delle due rotazioni giornaliere su Roma, ma non su Milano, e “sempre a condizione che il volo di ritorno sia garantito in giornata”. Enac però dovrà rifare qualcosa per la continuità territoriale nelle Marche a partire da ottobre, e su questo punto non si può discutere: così deve essere e così sarà. Lo schema dovrà essere quello attuale, “otto voli giornalieri tra il Sanzio e gli aeroporti di Linate e Fiumicino, andata e ritorno mattino e pomeriggio”, con la possibilità che ci siano meno intransigenze sugli orari.

Il Presidente
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Da come è stata messa dalla Regione, più che rivedere l’offerta i dirigenti di Sky Alps con Enac, dovranno riformularla completamente. C’è dietro un grandissimo lavoro diplomatico e di grande trattativa, ma il presidente Acquaroli chiede e pretende che siano fatte con chiarezza e senza che ci siano fraintendimenti da nessuna parte. Quello che si è visto in questi giorni, non l’ha fatto stare bene anzi dalla Regione sono quasi arrivati dei siluri per quello che stava accadendo.

“Tutto quello che è successo è inaccettabile”

Il volo
La compagnia Aeroitalia che attualmente sta mantenendo i voli di continuità (Ansa Ascolicityrumors.it)

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Una situazione che non è piaciuta per niente. In Regione Marche, che finanzia i voli con un supporto economico di oltre 9 milioni per un triennio, non è disposta ad accettare una situazione di questo genere. Per questo Acquaroli ha mostrato i denti verso Sky Alps: “La proposta arrivata dall’unica compagnia che ha risposto alla procedura d’urgenza di Enac è inaccettabile”.

Ci sono dei requisiti minimi secondo la Regione dai quali non si può andare indietro, tanto che spiega con dovizia di particolare e nei dettagli ci tiene a precisare: “La meta più lontana e quella anche più importante per noi è Milano, il punto di caduta in una fase transitoria come questa non può essere inferiore a un bi-giornaliero su Milano e almeno un giornaliero su Roma“, e chissà se questa volta tutte le cose andranno per il verso giusto. La risposta si vedrà ad aprile.

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