Amatrice e Accumoli, ricostruzione pubblica post-sisma: realizzate solo due opere

“Senza una soluzione che consenta ai lavori di velocizzare le procedure le nostre terre sono destinate a morire”. E’ durissimo il commento dell’ex sindaco di Amatrice, ora consigliere regionale del Lazio, Sergio Pirozzi all’inchiesta pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano Il Tempo, secondo cui a quasi 4 anni dal terremoto del 2016 nell’intero cratere del sisma che ha distrutto il Centro Italia sono stati realizzati soltanto 15 interventi rispetto ai 2mila 291 già finanziati, ma ancora fermi sui tavoli delle istituzioni, regionali e comunali, con una spesa complessiva di appena 49 milioni di euro sugli oltre 2 miliardi già stanziati e a disposizione di una ricostruzione sempre più avvitata in un pozzo senza fondo.

“Dati impietosi ma reali – continua durissimo l’ex sindaco del borgo reatino che fu simbolo (purtroppo) della tragedia del 2016 – che rappresentano lo specchio di un fallimento, dimostrando la non capacità di andare in deroga, in particolar modo per opere strategiche indispensabili per la comunità: a ospedali, scuole, grandi arterie stradali”.

Impietosi, come nel resto del cratere, i dati sulla provincia di Rieti, dove soltanto due opere sono state completate: si tratta del polo scolastico “Romolo Capranica”, ad Amatrice, e della scuola primaria ad Accumoli. Tutto il resto è in alto mare, e in alcuni casi più che lontano dall’essere non solo realizzato, ma anche messo nero su bianco in documenti ufficiali.

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