Ascoli, Fine dei lavori di riqualificazione ad opera della Ditta Panichi dei Giardini Pubblici di corso Vittorio Emanuele

Fine dei lavori di riqualificazione e presentazione della nuova brochure ad opera della Ditta Panichi dei Giardini Pubblici di corso Vittorio Emanuele ad Ascoli Piceno, grazie all’iniziativa “Adotta un monumento, un’aiuola, un’area verde, una rua” promossa dal Comune di Ascoli Piceno. Presentazione della scultura dell’artista Marco Lodola, donata dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.

Nei giorni scorsi si sono conclusi i lavori di riqualificazione dell’area dei Giardini Pubblici di corso Vittorio Emanuele ad opera della Ditta Panichi, grazie all’iniziativa “Adotta un monumento, un’aiuola, un’area verde, una rua” promossa dal Comune di Ascoli Piceno.
L’intervento, realizzato della società ascolana, è iniziato già nello scorso mese di febbraio con l’assunzione di un giardiniere esperto nel proprio organico aziendale, che si occupa della manutenzione del verde e di custodire il parco nel corso dei prossimi tre anni, durata della convezione stipulata per la gestione dell’area. All’attività di manutenzione ordinaria, si è aggiunto il lavoro dell’Agronomo Agostino Agostini che ha preso in esame il sito ed ha suggerito le linee guida per la riqualificazione dello stesso, compatibilmente con le caratteristiche e le peculiarità storico-artistiche e botaniche del contesto, prevedendo ove necessario la ripiantumazione di alcune piante in sostituzione delle specie compromesse. Nel corso della riqualificazione sono stati sistemati tutti i vialetti interni all’area, le bordure delle aiuole e i muretti a secco di contenimento delle aiuole terrazzate, cui si aggiunge il ripristino del funzionamento della fontana nonché la pulitura del monumento dedicato al re Vittorio Emanuele II.
Il progetto di riqualificazione dell’area, inoltre, ha stimolato la Panichi anche nella realizzazione di una nuova brochure, una sorta di vademecum gratuito a disposizione dei visitatori, in cui sono riportate alcune notizie sulla storia e la botanica dei giardini, redatte da Elisa Mori e Agostino Agostini, sui protagonisti che li hanno realizzati (Giulio Gabrielli e Antonio Orsini) e sui monumenti scultorei ivi ubicati eseguiti da Nicola Cantalamessa Papotti e Marco Lodola.
I Giardini Pubblici, dunque, si arricchiscono, in questi giorni, di un’altra scultura, La Rosa del Progresso, opera del celebre artista Marco Lodola, grazie alla generosa donazione della Fondazione Elisabetta Sgarbi, in occasione del 22° Festival La Milanesiana, ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi, ispirata all’immagine della rassegna (la rosa) pensata e creata dal cantautore e pittore Franco Battiato. Lodola ha progettato una scultura luminosa in metallo, delineando il profilo di una rosa, alta circa tre

metri, perfettamente in linea con la produzione lodoliana, riproponendo le tecniche che lo hanno reso iconico e celebre a livello nazionale e internazionale. La rosa dell’artista lombardo, quindi, fa il suo ingresso tra le pregevoli specie botaniche dei giardini, instaurando un silenzioso dialogo naturale-artificiale.
Il Sindaco Marco Fioravanti ha espresso la sua soddisfazione nel vedere realizzato il progetto di riqualificazione dei giardini grazie al lavoro della Panichi, così come è grato alla Fondazione Elisabetta Sgarbi per la fiducia che, di anno in anno, si rinnova nell’atteso appuntamento de La Milanesiana ad Ascoli Piceno e che in questa occasione vede lasciare, sul suolo cittadino, un segno tangibile del suo passaggio: La Rosa del Progresso.
Anche l’Assessore alla Cultura, Donatella Ferretti, non manca di sottolineare l’importanza di un cenacolo itinerante come quello de La Milanesiana, che definisce “laboratorio di eccellenza” in cui letteratura, cinema, musica, arte, scienza e filosofia dialogano attraverso i contributi dei più originali intellettuali del nostro tempo e che, grazie ad Elisabetta Sgarbi, per la sua 22° edizione, non manca di lasciare una pregevole installazione che riproduce la rosa, grande e luminosa, a simboleggiare un contributo culturale innovativo, acceso e pungente.
Lo stesso Stefano Panichi, Amministratore unico della società, ha sottolineato l’importanza di vedere restituita alla pubblica fruizione un’area così centrale per la città di Ascoli Piceno, che ci auguriamo possa essere teatro di attività culturali, sportive, ricreative, didattiche e di intrattenimento per la cittadinanza.

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