Bimbo morto in sala parto: ecco cosa si è scoperto

L’ospedale ha fatto accertamenti e alcuni riscontri diagnostici per approfondire la situazione e cercare di capire cosa sia successo

Una vicenda ancora tutta da chiarire. E una storia triste sulla quale c’è ancora tanta emozione, soprattutto perché si tratta di un bambino appena nato che è deceduto in sala parto. Una vicenda non semplice da trattare e sulla quale fare luce, ma l’ospedale di Civitanova Marche sta approfondendo per fare chiarezza e cercare di trasmettere un minimo di tranquillità ad una famiglia lacerata dal dolore. E proprio in questi giorni è stato eseguito il primo riscontro diagnostico sul corpo del piccolo bimbo deceduto pochi minuti dopo la sua nascita nella sala parto dell’ospedale di Civitanova.

Il dramma
L’ospedale di Civitanova Marche dove è deceduto un neonato in sala parto (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

E’ un esame e una situazione molto tecnica, sulla quale si cerca di essere delicati, ma allo stesso tempo ci dovrà essere chiarezza. L’esame in questione si chiama autopsia anatomopatologica e viene eseguita per chiarire le cause di morte e soprattutto analizzare e approfondire se ci sono questioni di interesse clinico. Dal corpicino del piccolo sarebbero stati prelevati anche dei tessuti per poter svolgere analisi ancora più approfondite. L’ospedale di Civitanova non sta tralasciando proprio nulla e sta andando a fondo alla situazione per la propria struttura, ma anche e soprattutto per la famiglia e la mamma, anche in caso di future gravidanze.

“un’indagine voluta dalla stessa Ast per dissipare ogni dubbio”

Il piccolo neonato
Un’ambulanza che esce da un ospedale e si prepara ad un intervento di soccorso (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

E’ sicuramente una storia straziante, anche dover raccontare e descrivere determinate circostanza, soprattutto perché c’è una famiglia che soffre e perché si tratta di un neonato che era vissuto per pochi istanti. “E’ un’indagine voluta dalla stessa Ast, volta a dissipare ogni possibile dubbio”, ha affermato il direttore del dipartimento Materno Mauro Pelagalli. L’esito degli esami si conoscerà tra qualche giorno e se non ci saranno sviluppi particolari, l’indagine e la stessa vicenda si chiuderanno qui con i risultati ufficiali.

Da non sottovalutare nella situazione che la mamma era alla 35esima settimana di gravidanza, e la donna, come ha più volta ricordato l’ospedale era stata presa in carico come da prassi consolidata e come succede sempre in casi del genere. Non solo. Secondo quanto si apprende dalla struttura ospedaliera la signora era una gravidanza classificata “a rischio intermedio”, e nulla lasciava pensare ad una situazione di questo genere.

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