I tuoi piedi sono pronti per le scarpe aperte? 4 soluzioni naturali per evitare figuracce

Avere dei piedi curati non può che essere fondamentale per indossare le scarpe aperte: ecco i trucchi da sfruttare.

La primavera è ormai arrivata sul calendario, in alcune zone d’Italia già le temperature iniziano ad essere più elevate, ma ben presto la situazione non potrà che essere simile anche nel resto della Penisola, così da permettere di vestirsi più leggeri. Tanti non vedono l’ora di poter indossare le scarpe aperte (i meno freddolosi spesso lo fanno anche in inverno), ma sanno bene come sia importante avere piedi curati, così da dare un’immagine migliore di sé agli altri.

come preparare i piedi per le scarpe aperte
Preparare i piedi per le scarpe aperte è fondamentale con l’avvicinarsi dell’estate – Ascoli.cityrumos.it

Il rischio concreto è che le calzature chiuse che portiamo in inverno possano avere contribuito a seccare la pelle e renderla quindi poco presentabile, a meno che non si sia stati costanti con la pedicure nei mesi passati. Fortunatamente non è così impossibile rimediare, anche senza dover sostenere costi troppo elevati.

Tante donne sono decisamente attente alla loro immagine, al punto tale da spendere anche cifre non da poco pur di raggiungere l’obiettivo. Questo può valere certamente per i vestiti e per i capelli, mentre non tutte sono disposte ad andare ogni mese o quasi dall’estetista ritenendola eccessivamente costosa. Chi si trova in una situazione simile, non è comunque una persona non curata, semplicemente può optare per il fai da te ed essere sodisfatto del risultato.

Con questi “trucchi” i piedi saranno pronti per le scarpe aperte

Possono bastare davvero pochi accorgimenti, anche da parte di chi non è particolarmente esperta. Anzi, ci sono alcuni prodotti naturali che possono rivelarsi efficaci per migliorare lo stato dei nostri piedi ed essere così pronti per indossare le scarpe aperte, che con ogni probabilità potremo portare fino almeno all’arrivo dell’autunno. Il problema più diffuso potrebbero essere soprattutto le screpolature, solitamente una conseguenza delle calzature chiuse e strette, ma può bastare poco per rimediare.

soluzioni naturali per curare i piedi
Le soluzioni naturali per prendersi cura dei propri piedi e dare una bella immagine di sé – Ascoli.cityrumors.it

È possibile, ad esempio, creare una crema alla banana, utile grazie alla presenza di vitamine dei gruppi A, B6 e C, che aiutano a rendere la pelle più idratata. Per realizzarla basta prendere quelle più mature e schiacciarle senza lasciare grumi, a quel punto si può lasciare agire il composto sul punto interessato per una trentina di minuti, per poi risciacquare. Altrettanto vantaggioso può essere il miele, che ha proprietà emollienti e fa sì quindi che l’epidermide sia più morbida.

In questo caso, è sufficiente mettere un cucchiaino di prodotto in acqua calda e fare poi un pediluvio della durata di venti minuti. Allo stesso modo, si può utilizzare la pietra pomice come esfoliante, procedendo successivamente con il risciacquo. Tanti, inoltre, noteranno un beneficio realizzando uno scrub con la farina di riso, da unire a miele e aceto di mele. Nel momento in cui il composto creato sarà abbastanza denso, si potrà applicare sui piedi con movimenti circolari ed eliminare la pelle morta.

Infine, è possibile optare per un impacco con oli vegetali, come quello di mandorle, e lasciare che possa agire per tutta la notte, così da migliorarne l’effetto. Altrettanto importante per chi non vede l’ora di indossare le scarpe aperte e mettere in mostra i propri piedi è ovviamente la cura delle unghie, magari valorizzate con uno smalto ad hoc.

Una volta fatto il pediluvio, queste saranno più morbide, di conseguenza si può approfittare dell’occasione per tagliarle. Attenzione, è bene non seguire la curvatura naturale ma procedere orizzontalmente per ridurre il rischio che possano incarnirsi. Non si dovranno, inoltre, mai togliere pellicine e cuticole perché servono a fare da scudo contro le infezioni batteriche. Lo smalto, invece, andrebbe eliminato dopo cinque giorni prima di una nuova applicazione, così da facilitare la traspirazione.

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