Lo choc della motosega ma le dita son tornate a posto, un dono per il ragazzo che fa musica

Un ragazzo rischiava di perdere la possibilità di usare la mano per poter continuare la sua passione ma i medici hanno fatto un miracolo

Dall’inferno al paradiso, quasi almeno. Un miracolo vero e proprio, soprattutto per come si era messa la situazione per un povero ragazzo che in un momento di relax e per dare una mano al padre si era messo a potare le piante, ma la motosega ha avuto un problema e a rimetterci era stato lui, perdendo quattro dita. Un dramma, con il padre che è stato fermo, risoluto e provvidenziale e tamponare tutto e a chiamare i soccorsi. Tutto in velocità fino ad arrivare alla decisione di una operazione davvero complessa e assai complicata. Ma i medici che l’hanno avuto sotto le loro mani d’oro hanno fatto davvero un prodigio, dando la possibilità a questo ragazzo di poter riprendere il suo lavoro e la sua passione che è la musica. Ma andiamo con ordine.

Il pericolos
Un momento in cui una persona viene trasportata con urgenza in eliambulanza (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Una volta arrivato e curato è stato messo nelle condizioni di poter essere opetrato. Un intervento complesso per restituire a un musicista di 33 anni, un ragazzo che lo fa per lavoro a quanto pare, la speranza di poter usare di nuovo la mano destra, dopo quanto accaduto con la motosega che gli ha tranciato quattro dita in modo allucinante. Una volta soccorso dalla Potes di Filottrano, il giovane è stato trasferito in codice rosso con l’eliambulanza a Torrette e lì è stato stato affidato alle cure del SOD Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano diretto dal professor Michele Riccio.

Intervento chirurgico della mano, ricostruita in parte in modo esemplare

Il miracolo
I medici e gli infermieri delle Torrette (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Il giovane è entrato in sala operatoria alle 13,30 e la situazione non era proprio idilliaca anzi quasi disperata per come era conciata la sua mano destra. Ma l’equipe medica con a capo il dottor Pier Paolo Pangrazi che ha eseguito l’operazione insieme al dottor Francesco De Francesco, la dottoressa Anna Maria Monachino, il dottor Pasquale Gravina e coadiuvati dal medico anestesista dottor Luca Pecora e dall’equipe infermieristica si sono messi lì con pazienza e grande competenza cercando di fare il massimo e hanno fatto un miracolo.

La situazione era quella del pollice completamente amputato ma recuperato, del secondo dito purtroppo non pervenuto, del terzo e quarto dito con ferite lacere molto gravi – spiega il dottor Pangrazi il nostro obiettivo principale era riattaccare il pollice, fondamentale per l’opposizione alle altre dita e per la manipolazione di oggetti. E’ il dito più importante, sono state quattro ore molto intense, per un intervento di “Very Distal Replantation”, cioè di rimpianto di segmento anatomico di falange ungueale del pollice“. Un plauso a questi medici che hanno ridato una speranza a un ragazzo che ne aveva bisogno, visto il dramma che ha vissuto.

Impostazioni privacy