Arquata Potest, continua l’installazione della segnaletica verticale nei sentieri recuperati. La guida Toni Galdi invita:”E voi che fate, non tornate qui?”

La fase 2 dei volontari dell’Associazione Arquata Potest continua con la valorizzazione degli antichi sentieri recuperati. In vista dei prossimi mesi estivi, Arquata Potest invita le persone a vivere la montagna, accogliendole con una segnaletica artigianale. Alle prese con l’emergenza sanitaria e il distanziamento sociale, quale luogo può accogliere meglio queste disposizioni, se non la montagna che offre spazi immensi?

La Falegnameria dell’arquatano Fabrizio Gabrielli si è messa a disposizione per realizzare la segnaletica verticale, la Cooperativa di comunità del Ceresa provvede ad installarla.

“Sono all’opera – spiega Arquata Potest- Flavio Flaps Tacconi, Erica Pallottini e Claudia Silvestri che, sapientemente guidati dall’Accompagnatore di Media montagna, iscritto all’Albo delle guide alpine delle Marche, Niko Orsini, col loro lavoro ci permetteranno di promuovere i percorsi storici di Arquata Del Tronto, oggi come negli anni a venire.
Valorizzare i sentieri recuperati dall’Associazione “Arquata Potest” – continuano- ci sembra il modo migliore per dimostrare a quanti si sono fidati di noi che hanno puntato sul cavallo giusto. Perciò grazie al CSCI per aver finanziato il nostro progetto con le donazioni private dei lavoratori di Confindustria, CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, UIL – Unione Italiana del Lavoro.”

Proprio pochi giorni fa, la guida escursionistica Toni Galdi, de Il Chirocefalo della Sibilla, aveva percorso il sentiero che parte da Colle d’Arquata. “Il verde accecante della clorofilla, la musica dell’acqua, l’amico cuculo,il profumo di queste faggete davvero magiche,anche la pioggia è stata incantevole. Sembrava davvero la prima volta. E poi Lago Secco e Lago della Selva, un vero angolo di Paradiso: un’area inserita tra i Siti di Importanza Comunitaria per la conservazione della biodiversità. Devo ringraziare gli amici dell’ Associazione “Arquata Potest”, che cura e riapre questi sentieri per tutti noi, in un territorio che sappiamo ha sofferto e continua a soffrire: ma loro non mollano come tanti altri resistenti montanari! E voi che fate, non tornate qui?”- invita la guida Toni Galdi, sul suo profilo social.

La natura, le bellezze incontaminate, l’aria buona, la montagna che sovrasta, la cura dei volontari di Arquata Potest che hanno ridato vita a sentieri che per anni erano consuetudine per gli arquatani, dimostrano come Arquata, grazie alla volontà ferrea e all’ottimismo di chi è abituato a gestire la difficoltà come insegnamento di vita, può tornare a vivere, nonostante finora per la ricostruzione sia stato fatto ben poco.

 

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