Ospitano i senzatetto indicati dal Sindaco durante il Covid, ma il comune li multa

Una cosa paradossale e fuori dal tempo, anche perché per fare un favore alle Istituzioni vengono praticamente puniti

Una storia che ha dell’incredibile. Un albergo che doveva chiudere per fare dei lavori, poi scoppia la pandemia, i proprietari dell’hotel allora provano a sfruttare il momento per andare avanti con i lavori e mettere le cose a posto, anche da un punto di vista normativo, anche perché c’era stata un’ispezione. Ma c’è un problema, una necessità, ci sono diverse persone che non hanno un posto dove andare a dormire e il Comune chiede a diverse alberghi di ospitare queste persone, a pagare pensa il Comune, anche se il prezzo è simbolico, diciamo così. Tra questi c’è l’Elvezia. Tutto a posto? Neanche per sogno, passano i mesi e arriva un’altra ispezione che trova diverse irregolarità, tra cui persone ospitate dalla struttura, e la cosa bella è che viene multato di quasi 2000 euro.

il problema
Alcuni senzatetto che cercano riparto e vengono aiutati dai volontari (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Non è una barzelletta, ma una storia vera. Il Comune di Pesaro del bravo Ricci, da una parte chiede di ospitare persone che non hanno una csa durante il Covid e dall’altra chiede i soldi per una multa a causa di irregolarità normative. Sicuramente è una svista, ma tra il proprietario dell’albergo e gli ispettori comunali non c’è stato verso per sapere e capire, soprattutto mediare. Niente. Per questo la storia arriva davanti al giudice di pace tra decreti ingiuntivi del Comune e ricorsi. Un fatto che risale al febbraio 2020, proprio in virtù del Covid.

“Eravamo l’unica struttura aperta e il Comune ci chiese di ospitare diverse persone, poi la multa”

L'emergenza
Un senzatetto mentre attende in strada (Facebook ascolicityrumor.it)

 

Una storia che non ha un inizio e una fine. “Noi eravamo intenzionati a chiudere per fare i lavori necessari, anche se una parte erano già stati fatti al momento della visita della polizia locale – spiega il titolare dell’hotel Andrea VerdePoi scoppiò l’emergenza Covid, chiusero tutti gli alberghi, casa Mariolina, casa Tabanelli e venne sgomberato il lungofoglia dai senzatetto”

A sentir parlare il proprietario sembra di assistere a una storia paradossale. “Sessanta persone rimasero per strada e il Comune non solo non spostò i 14 ospiti presenti il 25 febbraio, ma da lì al 6 marzo ne inviò altri 30 perché fummo l’unica struttura ricettiva a restare aperta e ci mettemmo subito a disposizione per operare in una situazione eccezionale che richiedeva provvedimenti eccezionali perché la priorità era di aiutare i più deboli che altrimenti sarebbero rimasti in mezzo alla strada. Tra loro anche una ragazza al quinto mese di gravidanza”.

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