Associazione Pescara del Tronto:”Oggi prima riunione, non esistono vincoli ostativi che impediscono di ricostruirla dov’era”

Prima riunione tra l’Associazione dei proprietari delle abitazioni di Pescara del Tronto, l’amministrazione comunale e il team di progettazione dei piani urbanistici attuativi.

“Si è svolta oggi la prima riunione degli incontri propedeutici alla redazione dei Piani Urbanistici Attuativi delle aree “perimetrate”, tra Amministrazione Comunale, team di progettazione e associazioni – spiega con una nota l’Associazione Pescara del Tronto.

La riunione è stata l’occasione per conoscere il team che si occuperà della redazione dei piani urbanistici e per un primo confronto sul tema principale del “dove” possa avvenire la ricostruzione.

Il primo punto fondamentale espresso dal team è stato quello della sicurezza nella ricostruzione rispetto a tutti i tutti di rischio (sismico, idrogeologico, …). Tale punto è primario rispetto a tutte le discussioni possibili.

La discussione è stato poi incentrata sui vincoli inerenti la ricostruzione: vincoli di tipo ostativo che impediscono la ricostruzione e vincoli di tipo prescrittivo che indicano invece cosa si debba fare per ricostruire.

Qui è emersa una novità sostanziale rispetto al passato: non esistono vincoli ostativi che impediscono la ricostruzione di Pescara nel sito originario. Il team ha poi argomentato che questa affermazione non deve dar luogo a “false speranze” o debba esser presa con eccessivi entusiasmi perché il percorso non è semplice ma va affrontato senza pregiudizi e con “mente aperta” poiché significa iniziare la progettazione della ricostruzione considerando le zone ricostruibili del vecchio abitato. Nelle intenzioni espresse dal team il vecchio abitato non dovrebbe essere totalmente delocalizzato altrove. Ovviamente serviranno aggiustamenti, interventi, e delocalizzazioni di alcune porzioni ed è questo il compito che loro hanno l’incarico di affrontare.

Entro il mese di febbraio dovrebbe esserci l’aggiornamento del documento direttore della ricostruzione e, sempre entro un mese/ mese e mezzo, un nuovo incontro in cui saranno mostrati dei possibili “scenari” di ricostruzione rispetto a quanto esposto sopra.”

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