È entrato in vigore il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), “primo strumento di diritto internazionale umanitario, giuridicamente vincolante – ricorda la Croce Rossa – che è un promemoria senza precedenti sul fatto che, nonostante e soprattutto alla luce delle tante tensioni globali, possiamo e dobbiamo intervenire a difesa della vita”.
“Adesso a ciascun Paese non aderente, compresa l’Italia – continua Rocca – non resta che chiedersi: vogliamo che le armi nucleari siano vietate o no? Siamo pronti a intensificare i nostri sforzi per ottenere la più ampia adesione possibile e insistere su questa visione di sicurezza collettiva? In tal senso, l’entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando nucleare è l’inizio, non la fine, dei nostri sforzi. Perché, ad oggi, gli Stati firmatari sono 86 e quelli che lo hanno ratificato 51. Ancora troppo pochi”, conclude il Presidente della CRI.
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