Ben 16 i sindaci della Provincia di Ascoli Piceno hanno scritto al Presidente Acquaroli e all’assessore alla sanità Saltamartini per chiedere una condivisione delle scelte in merito la campagna vaccinale e la programmazione sanitaria territoriale.
I firmatari, che vanno dalla costa alla montagna passando per la vallata del Tronto, chiedono “una maggior condivisione delle strategie e delle azioni che la Regione Marche sta mettendo in campo sul territorio piceno a partire dalla campagna di vaccinazione per poi passare alla prossima programmazione sanitaria territoriale al fine di una più proficua collaborazione tra sindaci ed ASUR.”
Una lettura tutta politica per condividere modalità di attivazione dei punti di vaccinazione sul territorio provinciale e soprattutto un avviso in merito il nuovo ospedale del Piceno, mettendo di nuovo al centro l’assemblea dei sindaci.
I sindaci chiedono anche una più chiara comunicazione della Regione Marche nei confronti della cittadinanza. I firmatari infatti ritengono necessaria “una comunicazione più chiara da parte della Regione Marche in merito alla programmazione di tempistiche e
L’occhio è poi puntato sulle “vaccinazioni per pazienti fragili, vaccinazioni domiciliari e nelle farmacie, passando poi per l’organizzazione territoriale dei centri di vaccinazione che
“Tenuto conto delle fragilità emerse con la pandemia in merito alla mancanza di una adeguata presenza di presidi sanitari sul territorio” proseguono “è necessario e non più procrastinabile, riaprire la discussione sulla nuova organizzazione sanitaria territoriale”.
Nel documento unitario viene anche posta l’attenzione sul tema dei medici di base nelle aree interne della Provincia di Ascoli Piceno: il pensionamento dei medici di medicina generale senza una immediata e puntuale sostituzione rischia di provocare un ulteriore disincentivo per le aree interne. E se Montegallo, Palmiano e Roccafluvione sono i primi a porre il problema, Force, Rotella, Comunanza e Montedinove rischiano di essere i prossimi comuni ad essere penalizzati dalla mancanza di medici di base.





