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Confindustria Centro Adriatico, Fenni:”Settore Moda-Calzature, subito piani con la Regione”

Fatti i vaccini, il mondo riapre. Da qua a un mese l’Europa tornerà competitiva. Collezioni e cataloghi sono pronti. In questa fase storica, diventa determinante l’azione della Regione Marche per supportare il distretto calzaturiero fermano maceratese, il cuore della moda regionale. È questo il momento giusto per collaborare e pianificare azioni.

I bandi per contributi regionali e camerali fino a oggi hanno avuto una buona risposta, ma attenzione: da un lato significa che le aziende hanno fame e voglia di fare, dall’altro però c’è chi partecipa pur di cercare un appiglio, senza una vera strategia.
Quello che chiediamo alla Regione, alla Giunta guidata da Francesco Acquaroli, è di proseguire con l’approccio dialogante, ma di farlo senza dimenticare ogni protagonista. Gli imprenditori per investire hanno bisogno di certezze, non si può venire a conoscenza di strategie da voci di corridoio, da indiscrezioni.
Sapere che l’assessore al Bilancio Guido Castelli stia pensando a un mini Pnrr regionale, con un plafond di dieci milioni di euro, è interessante, ma dove e come usarlo? Bisogna fare attenzione a non abbinare ogni risorsa alla zona del cratere, che è al centro dell’attenzione di ognuno di noi, perché molte aziende si trovano al confine e il rischio di farle rimanere indietro è alto.

Confindustria Centro Adriatico, insieme ai colleghi di Macerata, rappresenta quasi la totalità di calzaturifici e accessoristi. Non è pensabile pianificare interventi senza sedersi al tavolo insieme con noi, oltre che con le altre associazioni di categoria con cui vogliamo riprendere il proficuo percorso di confronto all’interno del Tavolo per lo sviluppo della provincia di Fermo a cui prendono parte anche Macerata e Regione.
Se la Camera di Commercio per il bando fiere ha stanziato 800mila euro, dalla Regione auspichiamo azioni ben più importanti del milione di euro annunciato per l’internazionalizzazione. I mercati non sono tutti uguali e il distretto presenta caratteristiche molto differenti che trovano il proprio sblocco in zone diverse del mondo. Quindi, non limitiamo i contributi alla partecipazione a una determinata fiera, ma
agevoliamo innanzitutto le partenze. Per far ripartire l’economia della Regione bisogna rafforzare l’export che è da sempre trainato dal mondo industriale, perno della filiera manifatturiera e artigianale.

Siamo tutti concentrati sulla sostenibilità e il digitale, ma la presenza fisica delle nostre scarpe nei negozi e nelle fiere di tutto il mondo è imprescindibile. Come ha sottolineato Diego Della Valle commentando i dati del primo trimestre del 2021, dove i negozi hanno riaperto le vendite sono riprese, la gente ama i prodotti made in Italy.
Per questo, pensando al bando per la fiera digitale da poco emanato in Regione, bisogna riflettere su scelte e tempi di azione: tra poco riapre l’Expo Riva Shuh del Garda, torna il Pitti in presenza e a settembre il Micam a Milano. Pianificare una strategia con contributi garantiti alle aziende per poter partecipare è quello che chiediamo alla Regione, con cui siamo pronti a collaborare e dialogare ogni giorno.

Le Marche sono chiamate nei prossimi mesi a definire la nuova programmazione europea, oltre che i progetti da finanziare con il Next Generation Eu, come Confindustria Centro Adriatico, e aggiungo Assocalzaturifici, mettiamo a disposizione il nostro know how, le analisi economiche del centro studi, la rete della moda di Confindustria Marche. E lo facciamo da ora, non da domani, perché il tempo è poco per non perdere il treno della ripartenza.