Va in scena al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 22 e 23 ottobre lo spettacolo ‘Un tram che si chiama desiderio’ per la stagione promossa da Comune di Ascoli Piceno e AMAT con il sostegno di Bim Tronto (biglietteria 0736 298770; inizio ore 20.30) – è prodotto da Gitiesse Artisti Riuniti e la Pirandelliana in collaborazione con AMAT.
La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il capolavoro di Williams, un testo conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: una storia in tre atti che alza il velo sulla macchina oppressiva della famiglia.
Il dramma, Premio Pulitzer nel ’47, mette per la prima volta l’America allo specchio su cose come l’omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche, della sorella Stella sposata con un uomo rozzo e volgare di origine polacca, Stanley.
Il Maestro Pier Luigi Pizzi, che ne firma la regia, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della Compagnia dei Giovani, ha dedicato le sue immense doti di creatività e sensibilità al servizio di spettacoli teatrali sia di prosa sia di lirica, con lavori che hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.
Il ruolo di Blanche è affidato a Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai successi di Filumena Marturano per la regia di Liliana Cavani. Kowalsky è interpretato da Daniele Pecci, attore affermato di cinema e teatro.