L’Avis Comunale di Ascoli Piceno ha tenuto l’83° Assemblea Ordinaria, moderata dalla neo presidente Maria Pia Mancini. L’anno appena trascorso per l’Associazione è stato un anno di transizione con il rinnovo del Consiglio Direttivo ed una riorganizzazione interna.
Nel suo intervento iniziale, la Presidente, dopo un pensiero rivolto alla guerra in Ucraina ed alle sue drammatiche conseguenza, ha voluto ringraziare coloro che l’hanno preceduta alla guida dell’associazione, tutti presenti, dal presidente onorario Paolo Angelini al presidente provinciale Berardino Lauretani, sino a Rossana Travaglia Teodori e al “past president” Stefano Felice.
Tutti hanno sottolineato l’importanza della donazione di sangue, del lavoro dell’Avis e la loro disponibilità nei confronti dell’associazione. E’ stato sottoposto all’approvazione dei soci il bilancio e la relazione dei revisori dei conti e sono stati nominati i delegati per le prossime assemblee – provinciale, regionale e nazionale – per conto della compagine territoriale. Sono state illustrate le iniziative poste in atto nel corso dell’anno, fortemente condizionate dalla pandemia che ha molto limitato la realizzazione degli eventi, cui si è cercato di sopperire con un più ampio utilizzo dei social.
Non sono mancate anche le iniziative “tradizionali”, tra le quali la presidente ha voluto evidenziare la promozione verso i giovani con diversi progetti realizzati negli istituti superiori di Ascoli. Maria Pia Mancini ha rimarcato l’eccellente apporto, sia in quantità che in qualità, che ha fornito il “Gruppo Giovani” che, tra l’altro, ha visto registrare molti nuovi ingressi tra i suoi esponenti. La pandemia, si è sottolineato, ha negativamente inciso non solo sulla possibilità di fare promozione, con conseguente difficoltà di conseguire un adeguato numero di nuovi iscritti, ma anche sulle donazioni di sangue.
In seguito al Covid, infatti, c’è stata una minore richiesta di sangue in conseguenza del rinvio di buona parte degli interventi chirurgici; sono state introdotte regole da osservare presso il “Centro Trasfusionale” per il distanziamento; queste circostanze hanno determinato un sostanzioso calo della raccolta, soprattutto di sangue intero. Un ringraziamento è stato rivolto proprio a chi ha contribuito al normale funzionamento del “Centro Trasfusionale”, nonostante le difficoltà e le restrizioni che hanno reso necessaria una nuova pianificazione delle donazioni.
A proposito di pianificazione delle donazioni, è bene ricordare che riveste particolare importanza rispondere sempre alla convocazione Avis, o con l’effettiva partecipazione o con la comunicazione dell’impossibilità di recarsi a donare prenotando per un’altra data. Si tratta di un’accortezza fondamentale per raggiungere il livello di donazioni richieste e, quindi, non far mancare il sangue al sistema sanitario. Alcune indicazioni di massima sono state date in riferimento alle attività che, in tema di promozione, caratterizzeranno l’anno in corso ed i prossimi: proporre quanti più eventi possibili, sempre alla ricerca di novità; aggiornamento e sviluppo dell’utilizzo dei social; nuovi progetti alle scuole cittadine di ogni ordine e grado; maggior impegno nella ricerca di contatti e spunti di collaborazione con gli altri enti del terzo settore e con gli enti pubblici.
Fra le attività già in programmazione per il 2022, la presidente ha voluto citare un progetto pensato per la sensibilizzazione rispetto alla tematica della violenza sulle donne, che prevede iniziative spalmate nel corso dell’intero anno solare; L’auspicio è quello di riuscire a realizzare il progetto con una progettazione partecipata, lavorando direttamente con le donne, con la comunità, con l’amministrazione pubblica, con altre associazioni per rendere l’Avis sempre più protagonista nel tessuto sociale del territorio.
Maria Pia Mancini ha concluso il proprio intervento rivolgendo un caloroso ringraziamento a tutti i donatori per il loro insostituibile gesto silenzioso e gratuito, invitandoli ad essere orgogliosi di essere donatori di sangue, donatori di vita, sempre, anche quando per qualsiasi motivo non potranno più donare.