A seguito dell’uscita del comunicato stampa nella quale COVALM lancia un grido di supporto alle realtà agricole ed agroindustriali locali, minacciate dalla realizzazione dell’impianto di compostaggio della FORSU – Frazione di Rifiuti Solidi Urbani e Forestali – Confagricoltura Ascoli-Fermo intende affiancare e farsi portavoce di questa battaglia, combattuta a livello locale, contro le amministrazioni che non intendono dare ascolto alla voce di contestazione sempre più incalzante da parte di tutte le attività afferenti al settore agroalimentare della Vallata dell’Aso.
Nella Val D’Aso esistono numerose imprese agricole che sono il motore di un intero territorio che sostenta, come già COVALM ha espresso, anche popolazioni che presidiano i territori più marginali, fondamentale patrimonio di conservazione del territorio; politica che più volte la Regione Marche ha espresso di voler perseguire.
Tante sono le realtà che stanno tutt’ora investendo, tramite i fondi strutturali del PSR regionale, in attività produttive che creano indotto per il territorio e in attività agrituristiche che portano ricchezza diffusa nel territorio.
Tutto ciò può essere seriamente danneggiato dall’impianto in questione sia per il rischio di inquinamenti involontari sia per l’immagine del territorio, buttando all’aria progetti degli agricoltori locali e provocando disinvestimento e spopolamento costante del territorio, il quale subisce questo fenomeno da decenni e cosa più grave, peraltro, vanificando anche gli impatti di soldi pubblici regionali dati alle aziende agricole in visione di progetti futuri che potrebbero essere seriamente compromessi per il vezzo di pochi.
Pertanto, Confagricoltura Ascoli- Fermo chiede, all’ente preposto alla decisione di avanzamento del progetto, ovvero la Provincia di Ascoli Piceno e al comune di Force, sede dell’insediamento, di bloccare la prosecuzione per evitare di danneggiare un territorio florido che ad oggi sostenta numerose famiglie.