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Ascoli, Festa di Sant’Emidio a metà: solo eventi religiosi

Con la benedizione impartita dal sagrato della Cattedrale dal Vescovo Giovanni D’Ercole utilizzando il braccio di Sant’Emidio, si è conclusa la giornata dedicata alla Festa del Santo Patrono di Ascoli e protettore dal terremoto.

Una festa ridotta a causa del rigido protocollo anti Covid 19 senza Quintana, senza concerti, senza tombola, senza processione e senza il tradizionale ‘sparo di Sant’Emidio’ lo spettacolo pirotecnico con cui tradizionalmente si chiudono i festeggiamenti del 5 agosto.

Anche la cerimonia dell’Offerta dei Ceri al Santo Patrono è avvenuta in forma ridotta. Presente il Sindaco Marco Fioravanti nel suo ruolo di Magnifico Messere della Quintana, affiancato dal Presidente del Consiglio degli Anziani Massimo Massetti, dal coreografo Mirko Isopi e da alcuni figuranti.

“Una cerimonia dai toni più sommessi e purtroppo senza la presenza della comunità ascolana – ha dichiatao il Sindaco – ma proprio per la difficile situazione che abbiamo vissuto in questi mesi ancor più profonda, intensa ed emozionante.

E con grande sorpresa, sono stato omaggiato del Premio “Emidius” per aver affidato la comunità ascolana nelle mani del Nostro Santo Patrono in un periodo di profonda emergenza e difficoltà per tutti noi e per aver manifestato in molte circostanze dell’attività istituzionale la devozione al Santo Patrono

Un riconoscimento davvero inaspettato, per il quale ringrazio sinceramente commosso tutta l’Associazione per le festività del Patrono a partire dal presidente Giancarlo Mari”

Il Vescovo Guovanni D’Ercole nel momento della benedizione solenne ha invocato una preghiera proprio per far sì che i fedeli e tutti i cittadini ricordino questo difficile anno 2020.

“Sant’Emidio, custode della nostra speranza – ha detto il Vescovo in una piazza Arringo  controllata per evitare assembramenti – prega per noi!
Sant’Emidio, patrono della città e della diocesi di Ascoli Piceno, concedi a tutti serenità, gioia e pace.
Sant’Emidio, testimone della speranza incoraggia gli Ascolani e gli abitanti della nostra diocesi ad avere fiducia nel presente e nel futuro.
Sant’Emidio, vieni in aiuto agli operatori sanitari e ai malati negli ospedali, nelle cliniche e nelle case di riposo, a coloro che soffrono nel corpo, nella psiche e nello spirito.
Sant’Emidio, porta comprensione e unità nelle famiglie, intesa tra figli e genitori, tra coniugi e tra tutti i membri delle nostre comunità.
Sant’Emidio, proteggi i lavoratori e fa’ che ci sia occupazione e giustizia sociale per tutti, soprattutto per i disoccupati e quanti sono nell’indigenza.

Guida le sorti della nostra città, della nostra regione, dell’Italia e del mondo intero; illumina coloro che hanno responsabilità istituzionali, politiche, sociali, militari e religiose perché pensino al bene di tutti e sappiano vivere la loro missione come un servizio al bene comune.
Sant’Emidio, giovane vescovo, guarda i nostri giovani bisognosi di cura e attenzione, proteggi gli adolescenti e i bambini che sono il nostro presente, ma soprattutto il nostro avvenire.
Sant’Emidio, patrono e modello delle nostre comunità cristiane, da’ coraggio ai sacerdoti, ai diaconi e a tutti gli operatori pastorali. Rendi unite e veramente cristiane le nostre comunità e fa’ che la fiaccola della fede non solo non si spenga mai, ma continui ad essere sempre più luce che guida il cammino della gente verso la vera felicità che tu hai incontrato in Gesù Cristo e per il quale hai sacrificato persino la tua vita.
Sant’Emidio, guida anche me tuo successore, perché possa essere fedele alla mia missione e dare la vita per il popolo che la provvidenza mi ha affidato.

E ora per intercessione della Madonna delle Grazie e di sant’Emidio, custode e testimone di speranza, vi benedica, vi protegga, vi custodisca, vi accompagni Dio onnipotente, + Padre, + Figlio, + Spirito Santo”.