Mantenere la memoria dei paesi con la rete di relazioni e legami che li costituisce, la capacità di re-inventare l’identità: questo lo scopo del progetto MIA, che vede capofila dei 14 partner la Cooperativa Sociale Ama Aquilone Onlus e diretto ai ragazzi della primaria e secondaria di 5 istituti scolastici partner del progetto.
Selezionato dall’impresa sociale Con I Bambini per contrastare la povertà educativa minorile nei territori dell’Ascolano colpiti dagli eventi sismici del 2016/2017, MIA volge al termine della prima edizione, seminando già le basi per progettualità future, in continuità e insieme ai ragazzi.
L’incontro di chiusura di sabato scorso, intitolato “Re-Inventare l’identità”, si è tenuto a Casa Ama a Castel di Lama, sede della Cooperativa.
In programma, oltre alla presentazione delle esperienze e dei progetti futuri dei partners che hanno lavorato in sinergia nel progetto, la proiezione del documentario “Frammenti di MIA” a cura di Alessandro Marinelli e Simona Messina, insieme con l’intervento a cura dell’Università di Pisa con il prof. Gabriele Tomei e la dott.ssa Francesca Pia Scardigno dal titolo “Il valore sociale di MIA”. Lo spettacolo teatrale “Io sono figlio della MIA storia” a cura di APS Vivo è stato un momento toccante, capace di trasferire la portata emozionale dell’impegno di tutti, ragazzi e adulti, per MIA.
La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali del presidente della Cooperativa Ama Aquilone, Francesco Cicchi, dei sindaci dei sei comuni del progetto MIA, della regione Marche con Anna Casini e di Marco Rossi-Doria, Presidente di Con i Bambini.
«Il progetto rappresenta per i bambini e i ragazzi che vi hanno partecipato – spiega Marco Rossi-Doria – un insieme di esperienze educative importanti, spesso molto innovative, di esplorazione del loro territorio e di maggiore unione fra l’attività educativa cosiddetta ordinaria dentro la scuola e quella fuori di essa. Un elemento di identità e di coinvolgimento, un modo di apprendere e stare insieme completamente diverso da quello normale, ma che si integra bene con quello ordinario. Tutto questo – prosegue Rossi-Doria – in un momento delicato, il lungo periodo dopo il terremoto del 2016 successivo all’emergenza. Un tempo caratterizzato dal senso di incertezza suscitato dal sisma dentro a bambini e ragazzi. Il progetto, inoltre, ha dato a persone anche molto diverse per esperienza lavorativa, un’opportunità e un’occasione di lavorare insieme, di imparare a conoscersi per cooperare: questo rimane in un territorio come valore e moltiplica per cento le risorse educative».
Un laboratorio di co-progettazione i cui esiti sono stati presentati, non senza attimi di emozione, all’evento di sabato e che mette in luce le potenzialità e la visione futura per proseguire il progetto in altre edizioni.
Durante il MIA summer campus – Generazione di Idee, con la Bottega del Terzo Settore e APS Vivo, i ragazzi dai 14 ai 17 anni hanno acquisito competenze per sviluppare idee per il rilancio del territorio che gravitano attorno ai temi di MIA. È stato chiesto loro di immaginare una seconda edizione legata ai temi Memoria, Identità, Ambiente, riadattandola alle istanze che questo momento pandemico presenta.
La rete di relazioni intessuta grazie al progetto MIA fra scuole, Comuni e partner è stata organizzata attraverso attività pedagogiche innovative, alla riscoperta delle caratteristiche morfologiche, storiche, artistiche e culturali e folkloristiche del territorio di origine dei ragazzi. Per “ricostruire” – dopo il sisma del 2016 – il senso di identità e di appartenenza alla propria comunità e “rimuovere” ostacoli di natura economica, sociale e culturale causati dal terremoto.
Situazioni e disagi inaspriti dalle misure restrittive causate dalla pandemia, che i partner del progetto hanno affrontato adattando le proposte alla nuova situazione in corso, coinvolgendo maggiormente anche i ragazzi in questa dimensione partecipata di progettazione per la prossima edizione.
Un “cantiere” di idee e proposte concrete in grado di dare sostenibilità a una nuova esperienza MIA con bambini e ragazzi.
Un circolo virtuoso che arricchisce il territorio e pone le basi per future progettualità per i giovani, condivise con le politiche locali, regionali e nazionali per la crescita e lo sviluppo comune.
Partecipanti:
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Marco Rossi-Doria, Presidente Con I Bambini
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Luigi Contisciani, Presidente BIM-Bacino Imbrifero Montano del Tronto
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Mauro Bochicchio, Sindaco Comune di Castel di Lama
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Massimiliano Brugni, Assessore Comune di Ascoli Piceno
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Francesca Perugini, Assessore Comune di Comunanza
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Raffaella Vagnoni, Consigliere Comune di Folignano
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Guido Janni, Vice-Sindaco Comune di Roccafluvione
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Martina Galanti, Assessore Comune di Venarotta
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Gabriele Tomei Università di Pisa – Direttore Scientifico del Centro di Ricerca Centro VOIS
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Roberto Paoletti, Presidente Bottega del Terzo Settore
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Mirko Loreti, Consigliere Cda Pagefha
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Valeria Colonnella, APS Vivo
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Emidia Formica, Presidente Pianeta Genitori
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Laura Latini, Wega
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Pietro Muschetto, Presidente Proloco Roccafluvione
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Lucia Monti, Delegata Istituto Comprensivo del Tronto e Valfluvione
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Alessandra di Mascio, Dirigente scolastico Interprovinciale Sibillini
I NUMERI DEL PROGETTO MIA – MEMORIA AMBIENTE IDENTITÀ
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15 partners
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5 Istituti Scolastici
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7 Comuni
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700 minori
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21 escursioni nella natura
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34 uscite tra i tesori dell’arte e della storia
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1 “Concorso di Idee” realizzato con 20.000 euro di montepremi
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4 idee di giovani per il territorio finanziate
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1 teatrino parrocchiale a Roccafluvione rivitalizzato
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1 Giardino dei Giusti realizzato a Comunanza e reso più accessibile in Braille
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10 nuovi strumenti musicali acquistati per l’istituto scolastico di Comunanza
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1 Caccia ai Tesori del Piceno realizzata
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4 Campi estivi attivati nei Comuni di Venarotta, Ascoli Piceno, Folignano
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2 campi estivi organizzati per minori (10-17 anni) con disabilità ad Ascoli Piceno
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1 MIA summer campus – per la Generazione di idee realizzato
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16 itinerari sul Piceno disponibili su www.progettomia.it
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1 spettacolo teatrale sui temi di MIA realizzato
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2 residenze per giovani, operatori del terzo settore e insegnanti realizzato
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37 minori con disabilità/ BES/DSA coinvolti nelle attività
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84 insegnanti ed educatori coinvolti nelle attività di progetto