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Ascoli, La USB dell’Area Vasta 5 proclama lo stato di agitazione: “Se la situazione non migliora sarà sciopero”

Nonostante gli impegni presi negli incontri precedenti, in particolare quello del 19 marzo alla prefettura di Ascoli in cui i dirigenti di ASUR e Area Vasta 5 si erano impegnati a risolvere le questioni che erano state loro poste, dopo cinque mesi di attesa nessuna risposta è stata ancora data alle lavoratrici e ai lavoratori e gli impegni presi sono stati disattesi.
Per questo come USB indiciamo lo stato di agitazione dalla data del 25 agosto: se le dirigenze continueranno ad ignorare le richieste di lavoratrici e lavoratori, se fallirà la conciliazione, sarà sciopero!
Di seguito l’indizione dello stato di agitazione e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità che operano in Area Vasta 5.
Indizione stato d’agitazione di tutto il personale del Comparto ASUR_Area Vasta 5. Attivazione procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146/90
La scrivente Organizzazione Sindacale
premesso che
il 19 marzo 2021, dinanzi al Prefetto di Ascoli Piceno le parti si sono confrontate per attivare una procedura di raffreddamento e conciliazione.  In quella sede, l’ASUR e l’Area Vasta 5, tramite i loro principali rappresentanti e dirigenti, avevano dichiarato, responsabilmente, di  voler affrontare e risolvere le questioni poste alla loro attenzione.
Tuttavia, va rilevato che a distanza di 5 mesi dagli incontri in sede prefettizia, gli argomenti allora discussi e rispetto ai quali vi furono formali rassicurazioni da parte pubblica, sono stati del tutto disattesi.
Va ricordato ai latori della presente, che ai sensi dell’art. 10 del CCNL  del comparto sanità in vigore, “il sistema delle relazioni sindacali è improntato a principi di responsabilità, correttezza e buona fede, trasparenza dei comportamenti ed è orientato alla prevenzione dei conflitti”. Si ritiene che tali principi siano venuti meno, provocando grave nocumento e pregiudizio alle lavoratrici ed ai lavoratori impegnati e provati dall’emergenza pandemica la quale si protrae da oltre un anno ed è correlata, tra l’altro, alla cronica carenza di personale sanitario e posti letto disponibili. Situazione ulteriormente peggiorata dato che ci sono state chiusure di reparti Covid senza alcuna informativa/confronto e successiva non riapertura reparti chiusi in precedenza.
La situazione, pertanto, non è più accettabile né sostenibile, per cui l’USB indice lo stato di agitazione di tutto il personale del Comparto della AREA Vasta 5 e chiede al Sig. Prefetto di Ascoli Piceno, di attivare la procedura in oggetto per le seguenti motivazioni:
  PEO (Progressioni Economiche Orizzontali) 2019: uno dei motivi per cui il 19 marzo USB ritirò stato di agitazione, fu per la garanzia che gli accordi sottoscritti sarebbero stati rispettati e che sarebbe stata stilata la graduatoria di merito dei lavoratori aventi diritto e assegnata la relativa PEO con il pagamento degli emolumenti compresi degli arretrati, dal 1/1/2019, dovuti. Con un comportamento da parte pubblica grave ed intollerabile quella garanzia data davanti al Prefetto, a oltre cinque mesi e complessivamente da più di un anno dalla sottoscrizione dell’Accordo integrativo in merito, ancora non è stata riconosciuta!
  Premialità Covid: decisione unilaterale di erogare risorse economiche vincolate senza aver raggiunto alcun Accordo Integrativo. Nonostante USB non avesse formalmente condiviso, sia nel merito che nel metodo l’iniziativa (argomentando che le risorse economiche proposte fossero gravemente insufficiente), non vi è stata nessuna trasparenza né rispetto ai criteri e alla quantificazione delle risorse erogate, né rispetto alle eventuali risorse economiche ancora disponibili. In ogni caso il dato oggettivo è che la maggior parte dei lavoratori non ha percepito nulla. Le tre fasce stabilite da Protocollo Regionale? Che fine hanno fatto in AV5?
  Indennità Covid (malattie infettive e sub-intensiva): la Direzione AV5 ha erogato tale indennità in maniera unilaterale e senza il dovuto accordo previsto contrattualmente, con criteri e modalità contestate da subito e che, comunque, non sono state formalizzate. USB ha chiesto che l’Indennità di Malattie Infettive, prevista dal CCNL del comparto sanità, (vista l’emergenza pandemica da Covid 19), dovesse essere liquidata a tutti i lavoratori che erano e sono in contatto con degenti e/o utenti. Inoltre, è stato chiesto che il minutaggio fissato per la vestizione e svestizione dei DPI, (firmato con accordo regionale nella misura di 40 minuti) fosse applicato regolarmente, ed invece non è avvenuto o è avvenuto solo in parte. Questo compromettendo il diritto del pagamento delle ore in straordinario stabilito dal protocollo stesso! Doppia beffa!
  Progressioni economiche orizzontali  2021:  in trattativa ASUR nonostante l’opposizione dei delegati RSU-USB,  è stato sottoscritto il 20 Luglio il secondo pre-accordo non conforme,  a proprio avviso, al CCNL.  Giova ricordare che, l’accordo precedente, fatto sulla falsa riga di quest’ultimo, è stato bocciato dal collegio sindacale Asur. In particolare, ci ha lasciato esterrefatti che l’ASUR non ha recepito la prescrizione dettata da tale organismo! Che sostanzialmente indicava come il CCNL prevede 24 mesi di anzianità nella stessa posizione economica per poter accedere alle PEO 2021, e non 48 come scritto nel primo pre-accordo o 36 di fatto come prevede il secondo pre-accordo!  USB ritiene che l’ASUR non può sottoscrivere accordi decentrati peggiorativi rispetto al CCNL, perché illegittimi,  nonché sostanzialmente diversi rispetto ai criteri stabiliti per tutti gli altri dipendenti ASUR delle altre Aree Vaste, con conseguente diverso trattamento dei propri dipendenti sul territorio regionale.
  Progressioni Economiche Orizzontali 2020: per totale responsabilità e inerzia della Direzione, non è stato possibile sottoscrivere Accordo raggiunto in parola il 30/12/2020, non consentendo, di conseguenza, ai Lavoratori di poter ottenere tale diritto.  Inutile sottolineare che, nelle altre Aree Vaste regionali, si è invece giunti ad un accordo tra le parti che ha determinato un gap economico nei confronti dei lavoratori dell’AV 5. Tale discrepanza, va ad aumentaresi rileva soprattutto nelle somme che riguardano i fondi contrattuali, i quali a differenza delle altre aree vaste regionali, nella nostra zona sono inferiori di ben mille euro a lavoratore. USB ha, da tempo, chiesto che vengano perequati, senza ottenere soddisfazione
  Progressioni verticali : la direzione AV5, aveva garantito di porre in essere un avviso che non ha mai a tutt’oggi visto ancora la luce. Vi sono lavoratrici e lavoratori che attendono da tempo l’applicazione di tale norma, considerato che questi ultimi sono risorse umane con qualifica superiore che sono da valorizzare e sono figure indispensabili per l’Azienda;
  Stabilizzazioni e Proroga fino a 36 mesi del personale precario in scadenza: questa organizzazione sindacale ha sempre chiesto che il personale del Comparto con requisiti stabiliti da norme vigenti al 31/12/2021, fossero di fatto stabilizzati. Per quanto riguarda il personale precario, riteniamo che in questa fase soprattutto, esso debba essere certo di una proroga dei contratti in scadenza fino a 36 mesi, e\o fino a stabilizzazione se con i requisiti previsti di 36 mesi al 31/12/2021, dato che a oggi non vi è alcuna certezza di quanto sopra descritto, questo si rende necessario per valorizzare le risorse umane presenti e non creare ulteriore carenza di personale.
  Piano occupazionale straordinario con assunzioni stabili: necessario per coprire le carenze croniche di personale sanitario, Infermieri, OSS, Tecnici di Radiologia, Tecnici di laboratorio, Ostetriche, ecc., a partire dalle Graduatorie di Mobilità ASUR extra ASUR e graduatorie di Concorso Infermieri e OSS; acquisire le risorse umane necessarie per riaprire reparti chiusi, come la pneumologia,  l’urologia il dh psichiatrico,  le malattie infettive e riattivazione un numero adeguato posti letto covid.
  Tempi di vestizione-svestizione indumenti da lavoro: in spregio di quanto affermato dinanzi al Prefetto nel marzo scorso, l’ASUR continua, organizzando accordi bilaterali, a raggiungere “Accordicchi”, dando risposte ad una parte dei dipendenti e tralasciandone molti altri che hanno gli stessi diritti e tempi di lavoro. Così facendo, non fa altro che creare malcontento ed incentiva ulteriori ricorsi in tribunale con le conseguenze immaginabili in ordine a un danno erariale e/o spreco di danaro pubblico. USB chiede che l’Asur attivi un tavolo di conciliazione, con la RSU, e tutte le sigle sindacali per tutti i dipendenti, su tale annosa questione, affinché si addivenga ad una soluzione conciliativa riguardo gli anni antecedenti il CCNL per tutti i lavoratori. Chiediamo inoltre con forza, che tale diritto venga riconosciuto “erga omnes” così come contenuto e previsto dal CCNL 2016\2018.  Questo si rende necessario e non più rinviabile per il rispetto che si deve a tutti i lavoratori anche al fine di evitare centinaia di ulteriori e legittimi ricorsi alle vie di giustizia con aggravio di maggiori oneri per l’Asur quindi per la collettività,
  Fondi Contrattuali AV5 di oltre 1000 euro pro-capite inferiori alle altre Aree Vaste. Nulla si è fatto per rideterminarli in maniera equa come da impegni sottoscritti da ASUR; Necessità di Risorse Aggiuntive Regionali
  Produttività 2020: chiediamo che venga erogato acconto nel mese di settembre con contestuale apertura di un tavolo sui fondi Contrattuali.
  Mancanza di atti deliberativi di trasparenza da parte della Direzione AV5: in particolare, i pagamenti riguardo varie indennità, prestazioni aggiuntive, straordinari, premialità.
  Garanzia di non attivare/allargare con appalti settori servizi attualmente gestiti in maniera diretta con lavoratori dipendenti: sembrerebbe che in estate vi siano state sostituzioni di personale dipendente con lavoratrici in appalto. Si chiede all’Asur garanzia rispetto a una non ulteriore allargamento degli attuali appalti a di conoscere la reale situazione di potenziale promiscuità di lavoratori ed effettivo perimetro degli appalti.  Ribadiamo e chiediamo che l’ASUR debba presentare un piano per la re-internalizzazione dei servizi e dei lavoratori attualmente esternalizzati. Basta Appalti!
  Piano emergenza e Piano Ferie 2021: l’azienda deve presentarlo a inizio anno Esso non è mai stato presentato e, come negli anni precedenti, neanche sottoscritto; cosi, mentre l’estate sta finendo, nessun piano ferie estivo è stato discusso ed approvato!
  Mobilità interna AV5: da oltre due anni, non ancora definita per tutti gli aventi diritto; si chiede la conclusione e l’inizio dell’iter per la definizione mobilità 2021.
La scrivente OS, in attesa che venga esperito il tentativo preventivo di conciliazione con tutte le controparti in indirizzo, come previsto dalle disposizioni normative in materia di Sciopero nei Servizi Pubblici essenziali, comunica di riservarsi, in caso di fallimento della conciliazione la possibilità di proclamare uno SCIOPERO dei lavoratori, per tutte le motivazioni sopra esposte.