ASCOLI PICENO- Il Comitato Scuole Sicure di Ascoli Piceno torna a chiedere “dati certi e precisi” sulla sicurezza delle scuole.
Questa richiesta nasce “dalla recente sentenza del tribunale civile dell’Aquila”, secondo la quale “le vittime del crollo della Casa dello Studente un po’ se la sarebbero cercata.” Secondo il giudice, infatti, con il ripetersi delle scosse gli studenti avrebbero dovuto evitare di rimanere nelle strutture a loro assegnate. “Per noi genitori di studenti questo significa che avere fiducia nel sistema può non essere sufficiente, che sottovalutare i segnali può avere conseguenze gravi, che trascurare informazioni importanti può trasformarci in colpevoli”. Il presidente del Comitato Enrico Gaspari ha chiesto al prefetto Carlo De Rogatis di intervenire “con urgenza per acquisire e rendere disponibili le informazioni circa le vulnerabilità sismiche degli edifici scolastici che insistono sul territorio di Ascoli Piceno; valutazioni rese obbligatorie dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 i cui termini sono definitivamente scaduti il 31 dicembre 2021 ex art.6 Decreto Legge 162/2019, commi 5-novies e 5-decies”. Ascoli Piceno, ricorda il Comitato, “è in una zona dall’alto rischio sismico come testimoniato, purtroppo, dal luttuoso e distruttivo terremoto del 2016”. Il Cssap rivendica dunque il diritto di sapere a quale livello di rischio i genitori espongono i figli, in larga parte minorenni, mandandoli a scuola. “Queste informazioni sono indispensabili per metterci nella condizione di decidere se ritirare o meno i nostri figli da scuola in caso di evento sismico. Sono indispensabili per permetterci di salvare la loro vita in caso di crolli – conclude Gaspari – per risparmiare ogni genitore dalla mortificante accusa di essere corresponsabile della morte dei propri figli, oltre al dubbio dilaniante di esserlo stati per davvero”.