Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno sono intervenuti presso
Truffe telefoniche
Le truffe telefoniche sono molto diffuse. Se venite contattati telefonicamente perché un vostro parente o amico si trova in difficoltà e vi viene chiesta una somma di denaro per aiutarlo, contattate la stessa persona su un recapito telefonico già in vostro possesso. Molto spesso, infatti, dietro queste richieste si celano malintenzionati pronti a fingersi persone volenterose incaricate di consegnare una somma di denaro che non arriverà mai a destinazione!
Prelievo di denaro sospetto
Succede spesso che una persona anziana, poco dopo aver prelevato la pensione, venga
fermata o raggiunta a casa da qualcuno che si presenta come un dipendente bancario per
verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. Diffidate di chiunque si avvicini
con questo pretesto: nessun impiegato vi cercherà mai a casa o vi fermerà per strada.
Piuttosto contattate la vostra Banca!
Truffa del pacco postale
È arrivato un pacco che non aspettavate? Non ritirate nulla e non consegnate denaro a
nessuno, se i destinatari non vi hanno prima avvisato.
Il classico “controllo” a domicilio                                                                         Numerose aziende che si occupano di utenze come luce e gas preannunciano il loro arrivo
tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti segnalati, non aprite a nessun
incaricato, soprattutto se sprovvisto di tesserino identificativo.
Truffe 2.0
COME DIFENDERSI: I CONSIGLI DELL’ARMA
Che al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone "di una certa età non deve stupire: spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non conoscono, attratte da false novità abilmente prospettate, si lasciano coinvolgere da proposte ed iniziative che definire rischiose non è esagerato, come ben sa chi di creativi e fantasiosi sfruttatori è stato  vittima. E questo nonostante i ripetuti segnali d’allarme lanciati dalle Forze dell’Ordine, spesso opportunamente appoggiate dalle denunce della cronaca giornalistica. In realtà basterebbe osservare sotto una luce diversa, e soprattutto con più attenzione, alcuni comportamenti all’apparenza normali e ragionevoli anche se magari un po’ insoliti, per rendersi conto di come in effetti siano tutt’altro che credibili. È proprio questo l’intento, proponendo alcune regole semplici ed essenziali per affrontare con maggior sicurezza e serenità le vostre giornate.
ATTENZIONE A… 
Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono  presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si  dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso.
Qualcosa, positivo o negativo che sia, sta per accadere, è appena accaduto, potrebbe accadere se…
DIFFIDATE DELLE APPARENZE.
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici" truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
Della vostra ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un’improbabile
cortesia che consentirà loro di avvicinarvi quanto basta per farvi sparire il portafogli. O
magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. E sull’insicurezza gioca anche il
sedicente amico, che non esiterà ad abbracciarvi affettuosamente sfilandovi dalla tasca il
cellulare appena acquistato. Né meno bene i truffatori sanno colloquiare con voi quando il
contatto è telefonico. Per coinvolgervi in costose iniziative che solo in un secondo momento vi appariranno in tutta la loro insensatezza.
NON APRITE QUELLA PORTA. 
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'INPS o dell'INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio. La sua visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo. Non vi convince ugualmente? Avete tutti i diritti di contattare l’azienda interessata. Controllate il numero telefonico, però: il soggetto potrebbe darvi quello di un suo complice. Lui (o lei) attenderà fuori della porta.
MAI IN CONTANTI.
NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO…
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi
inattesa opportunità vi venga proposta per appuntamento. E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni
…E NEMMENO SU INTERNET.
E se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una password complicata  (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate, e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.
ATTENTI A BAMBINI!
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe
problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra buoni e cattivi. Ma non deve
nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a fare amicizia  con lui.
Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.
NON FATEVI DISTRARRE.
E tanto quanto fare amicizia è facile distrarre una persona, anziana ma non soltanto: basta
una spinta, all’apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e
confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono
circostanze ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò a portata di mano. Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro…
UN BUON VICINATO
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un
certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle che vi abbiamo
AIUTATECI AD AIUTARVI
In ogni parte d’Italia, in ogni città, paese, frazione del territorio si moltiplicano le opere di
sensibilizzazione dell’Arma finalizzate alla prevenzione e al contrasto dell’esecrabile
fenomeno delle truffe perpetrate ai danni degli anziani. Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale, che tendono a consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell’Arma ai cittadini, con particolare riguardo nei confronti di quanti si trovano all’interno delle fasce più deboli e indifese della popolazione. La sicurezza è un bene assoluto per gli anziani: sicurezza che troppo spesso viene messa a repentaglio dall’azione di malfattori senza scrupoli che approfittano della loro buona fede. Un fenomeno che deriva anche dall’atomizzazione delle famiglie e dalla conseguente solitudine in cui vivono molti appartenenti a tale categoria sociale. Per queste persone la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica: è infatti il reale pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la propria autonomia e socializzazione. Ecco perché nelle parrocchie come nei centri culturali, nelle aule consiliari come nei circoli ricreativi e nelle sedi delle associazioni di quartiere, e persino con un porta a porta presso le abitazioni private, i militari dell’Arma si muovono, in concerto e con la collaborazione di Enti locali e autorità religiose, per parlare con gli anziani, informarli sulle modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi per introdursi in casa.
Al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscono sempre più la consapevolezza di un
concetto importante: quello della sicurezza partecipata, utile al fine di prevenire i reati e a
promuovere in modo sempre più proficuo l’indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli. Sentirsi protetti e vivere in un ambiente sicuro è infatti una condizione fondamentale, che contribuisce a innalzare la qualità della vita e il livello di benessere. E la fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine e la collaborazione che i cittadini danno loro diventano presupposti fondamentali alla costruzione di un’ efficiente rete di comunicazione che permette di prevenire e arginare quelle che sono le più frequenti situazioni di pericolo. Le iniziative dell’Arma non si limitano però ai menzionati incontri nelle sedi in cui è più facile entrare in contatto con gli anziani. Fondamentale è il contributo fornito dagli organi di stampa e dai mezzi d’informazione locali, in grado di diffondere presso il maggior numero di persone l’opera di sensibilizzazione intrapresa dai Carabinieri (molte le radio e le televisioni regionali e provinciali che trasmettono spot e video informativi). Non solo. Nell’opera di prevenzione vengono coinvolti anche medici di base, Associazioni di categoria e Sindacati, oltre naturalmente ai responsabili dei vari istituti di credito, banche e uffici postali, invitati a segnalare eventuali operazioni o movimenti di denaro insoliti effettuati dai pensionati. Brochure e vademecum informativi vengono affissi nei luoghi di maggior aggregazione (centri commerciali e supermercati di zona, sale di attesa dei Comandi Stazione) o inseriti nei bollettini parrocchiali diffusi dalle diverse comunità religiose.
Insomma, nulla viene trascurato per arginare, e soprattutto  prevenire, un così odioso reato e restituire alle vittime la fiducia in se stesse e in chi è chiamato a difenderle.
Anche nella Provincia di Ascoli Piceno, nel Dicembre 2021, la Prefettura, ha approvato la
realizzazione e la successiva divulgazione di un “Vademecum Informativo “ dal titolo “Io non ci casco!” allo scopo di avviare e sostenere una campagna di sensibilizzazione mediante la diffusione di utili consigli, destinati soprattutto ad anziani e categorie sociali più deboli, su come difendersi dalle truffe.