“Invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre tale fondamentale settore al centro del dibattito sulle sfide e priorità dell’Unione”. È questo il messaggio dell’Appello-Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe, lanciato lo scorso novembre da APRE e già firmato dalle più prestigiose organizzazioni e associazioni dell’intera comunità europea di ricerca e innovazione.
I firmatari, e tra i primi c’è anche la FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, rappresentano oltre 600 università, più di 400 centri di ricerca e RTO, 140 associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa, oltre 150 organizzazioni regionali e locali. Tra gli aderenti italiani ci sono Confindustria, CRUI, Unioncamere, Confartigianato, CNR, ENEA, INFN, INGV e altri maggiori centri di ricerca, le principali università. E ovviamente la FAST!
Il testo integrale del Manifesto e la lista completa degli aderenti sono disponibili qui R&I for Europe_Manifesto_v2.0.pdf e sul sito researchforeurope.eu.
Il Manifesto è già nelle mani dei membri della Sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFoE). Venerdì 21 e sabato 22 gennaio gli esperti discutono le prime 90 raccomandazioni adottate dai Panel europei di cittadini su “Democrazia europea / Valori e diritti, stato di diritto, sicurezza” e “Cambiamento climatico, ambiente/salute”, e le relative raccomandazioni dei panel nazionali.
Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sia in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione devono essere ritenute fondamentali per guidare la ripresa post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.