Il 5 maggio e poi il 12 maggio sempre alle ore 17 si terrano due appuntamenti importanti alla RINASCITA. Presenteremo infatti 3 libri speciali: MORSI di MARCO PEANO (BOMPIANI); BOMPIANI STORY di LUCA SCARLINI (BOMPIANI) e LA PENULTIMA ILLUSIONE di GINEVRA BOMPIANI (FELITRINELLI).
Tre libri che sono uniti da un nome, quello di BOMPIANI…
Pochi lo sanno ma Valentino BOMPIANI, uno dei nomi più importanti della storia della cultura e dell’editoria italiana e internazionale è nato ad ASCOLI PICENO nel 1898. Orgogliosi di questo concittadino davvero SPECIALE vogliamo dedicare il 2022 alle celebrazioni in suo onore!
VALENTINO BOMPIANI 1898-1992
ASCOLI per VALENTINO
1992-2022
30° anniversario
Per festeggiare la figura di questo iconico editore che ha fatto la storia del libro in ITALIA presenteremo 3 libri speciali insieme ad ospiti illustri e in collaborazione con i ragazzi del Liceo Scientifico Antonio Orsini, nell’ambito del progetto GIVE ME FIVE, realizzato con il sostegno del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, in collaborazione con ISTAO e Vademecum.
Giovedì 5 MAGGIO ore 17
MARCO PEANO presenta MORSI (Bompiani) Marco Peano, editor di successo, pubblica per Bompiani un romanzo densissimo dove le inquietudini di una piccola comunità diventano il banco di prova e di crescita dei ragazzini. Tra horror e folklore un libro potente che certifica il grande fiuto della casa editrice per i libri capaci di guardarci dentro.
L’autore verrà introdotto dai ragazzi del Liceo Scientifico Antonio Orsini che hanno lavorato sul libro e sarà ospite della scuola la mattina del 6 maggio.
Giovedì 12 MAGGIO ore 17
GINEVRA BOMPIANI presenta LA PENULTIMA ILLUSIONE (Feltrinelli)
LUCA SCARLINI presenta BOMPIANI STORY, Valentino Bompiani avventure di un editore. (Bompiani)
Con Ginevra Bompiani e Luca Scarlini avremo l’occasione di leggere la vita, il pensiero, l’entusiasmo e la genialità di Valentino Bompiani. Uno sguardo duplice che unisce imprenditoria e famiglia, storia di un individuo e storia culturale dell’Italia.
Anche in questa occasione gli autori saranno introdotti e dialogheranno con i ragazzi del Liceo Scientifico Antonio Orsini. La mattina del 13 maggio gli autori saranno in visita presso la scuola.
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APPROFONDIMENTI SU PROTAGONISTI E LIBRI:
VALENTINO BOMPIANI
Editore (Ascoli Piceno 1898 – Milano 1992). Fondò nel 1929, a Milano, la casa editrice Valentino Bompiani e C., specializzata in edizioni letterarie e di cultura, che ha contribuito al rinnovamento dell’editoria italiana anche mediante l’intelligente scelta delle opere (soprattutto di narrativa contemporanea).
BOMPIANI
DAL 1929
È il 1929. Dopo essere stato segretario generale di Arnoldo Mondadori e direttore di Unitas, Valentino Bompiani fonda la sua casa editrice. La sede è a Milano, in via Durini 24. Il primo libro commissionato è una biografia di don Bosco scritta da Ernesto Vercesi, libro che inaugura la serie dei “Libri scelti per servire al panorama del nostro tempo”.
La collana dà voce alle ideologie più diverse, a partire dagli americani Ford e Roosevelt per arrivare a Hitler: in Vita privata (1973) Bompiani ricorda che fu un professore ebreo, Angelo Treves, a proporgli di tradurre il Mein Kampf con questa motivazione: “Bisogna far conoscere chi è Hitler.” Nel 1932 del resto l’editore aveva pubblicato l’Hitler di Theodor Heuss, strenuo oppositore del nazismo e primo presidente della Germania postbellica.
Dopo aver promosso gli almanacchi delle case editrici Mondadori e Unitas, Bompiani avvia il proprio Almanacco letterario: la prima serie esce dal 1930 al 1942 in forma di pubblicazione annuale dedicata a temi d’attualità culturale. Nel comitato editoriale con Valentino Bompiani ci sono Cesare Zavattini, Bruno Munari, Ugo Dèttore e molti altri tra le voci letterarie più significative di quel tempo.
Sempre agli anni trenta risale l’inaugurazione della serie, fino ad oggi ininterrotta, della Letteraria. Tra i primi titoli Vita e morte di Adria e dei suoi figli di Massimo Bontempelli e Giro lungo per la primavera di Giuseppe Antonio Borghese, pubblicati nel 1930. Del 1934 è La condizione umana di Malraux, uno dei libri capitali della letteratura tra le due guerre.
Nascono collane come “Idee Nuove” (1934), che si propone di approfondire le più recenti problematiche filosofico-culturali aprendosi alle correnti del pensiero europeo e americano, oltre che dare voce a giovani filosofi italiani come Abbagnano e Preti; o ancora le collane per ragazzi “I libri d’acciaio” (1930-1935) e le “Strenne per i giovani”, in cui escono tra gli altri Mary Poppins della Travers nella traduzione di Letizia Bompiani, sorella dell’editore, e I ragazzi della via Pál di Molnár, entrambi nel 1935. Un successo ininterrotto sarà quello del Piccolo Principe di Saint-Exupéry (1949), che continua ancora oggi a campeggiare nelle librerie e nelle classifiche.
La narrativa resta il cuore della casa editrice grazie a voci come quelle di Cesare Zavattini, Archibald Cronin, Pasquale Festa Campanile e Alberto Moravia.
Quest’ultimo fece il suo ingresso in Bompiani con L’imbroglio (1937): il sodalizio che si creò tra editore e autore ha contribuito a disegnare l’alto profilo letterario della casa editrice. Nel 1949 verrà riproposto il capolavoro giovanile dello scrittore, Gli indifferenti, stampato per la prima volta nel 1929 dall’editore milanese Alpes. Con I racconti Moravia ottiene nel 1952 il Premio Strega. Dai romanzi La romana (1947) e La ciociara (1957) verranno tratti film di enorme successo. Nel 1960 esce un altro dei romanzi fondamentali dell’autore, La noia, da cui verrà ricavata una celebre versione cinematografica (1963) da Damiano Damiani.
Sempre nell’ambito della letteratura italiana da ricordare Corrado Alvaro, Elio Vittorini, Guido Piovene, Vitaliano Brancati, Raffaele La Capria, Ercole Patti, Ennio Flaiano, fino ad arrivare a Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Piervittorio Tondelli e Umberto Eco.
Eco entra in Bompiani nel 1959, e il suo primo libro viene pubblicato nel 1962. Si tratta di Opera aperta, a cui si collegherà Le poetiche di Joyce (1966), edito prima in lingua inglese. Da Bompiani anche l’esordio nella narrativa: Il nome della rosa, uscito nella “Letteraria” nel 1980, ha ottenuto un successo di pubblico e di critica tale da farne un caso mondiale unico nella storia della letteratura italiana. Nel 1981 il romanzo ottiene il Premio Strega. A seguire Umberto Eco pubblicherà altri sei romanzi di grande successo: Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero Zero (2015).
Ma Bompiani è anche narrativa straniera: Elio Vittorini infatti è stato, con Pavese, il maggiore artefice della scoperta degli autori americani, trovando in Valentino Bompiani un interlocutore attento e disponibile. Di Steinbeck uscirono fra il 1938 e il 1940 Uomini e topi, Pian della Tortilla e La battaglia; traduttori d’eccezione Pavese, Vittorini e Montale. Degli ultimi anni è la ripubblicazione, con grande successo di pubblico e di critica, di questo grande autore americano con le nuove traduzioni di Furore (2013, Sergio Claudio Perroni), La valle dell’Eden (2014, Maria Baiocchi e Anna Tagliavini) e Uomini e topi (2016, Michele Mari).
Tra gli altri autori che hanno arricchito il catalogo della casa editrice André Gide, Jean-Paul Sartre, Albert Camus (con la nuova traduzione di La peste a cura di Yasmina Melaouah nel 2017), T.S. Eliot, Joseph Conrad, fino alle prime opere di Philip Roth, a Patricia Highsmith, a Marguerite Yourcenar. E poi Erica Jong, Jay McInerney, Hanif Kureishi, Noah Yuval Harari, Lauren Groff; tra gli italiani Antonio Scurati, Alain Elkann, Lidia Ravera.
Oggi Bompiani guarda come sempre al futuro senza dimenticare il passato, il proprio e quello della letteratura: del 2018 è il lancio di una collana di classici; negli ultimi anni molta energia è stata spesa per il lavoro di cura del catalogo, che resta la solida base del marchio.
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Marco Peano
MORSI Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant’anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano “l’incidente”: la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po’ alla volta si svuota per via delle feste e dell’incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l’incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos’è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere?
Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo.
GINEVRA BOMPIANI
LA PENULTIMA ILLUSIONE
Ginevra Bompiani ha attraversato il Novecento da trottatore, all’insegna della cultura e dell’impegno sociale. La incontriamo nelle prime pagine insieme a N., adolescente somala di cui è tutrice legale, con cui trascorre “giorni ciarlieri” e “altri che aprono una piccola voragine nel suo passato e nel mio presente”. Nel loro dialogo, fatto più di gesti e sensazioni che di parole, Ginevra Bompiani torna spesso con il pensiero al proprio passato: l’essere figlia di uno dei principali editori italiani, l’infanzia tra Milano e Vigevano, la guerra e una pace da scoprire. Tra i viaggi e le amicizie, si incontrano Umberto Eco, Italo Calvino, Elsa Morante, Giorgio Manganelli, Giorgio Agamben – per citare solamente alcuni –, si partecipa alla fondazione di una casa editrice, alla costruzione e ricostruzione di biblioteche a Sarajevo e nell’Africa subsahariana, alle tante battaglie, vinte e perse, che segnano fino a oggi il cammino dell’autrice. Mentre la pandemia tiene in scacco il mondo, Ginevra vuole aiutare N. a trovare una strada che le apra quell’orizzonte che si è subitaneamente richiuso. Questa proiezione verso un futuro da inventare le permette di guardare al passato senza provare né rimorsi né rimpianti, in equilibrio tra chi si poteva essere e chi si è effettivamente stati. Sempre alla ricerca della prossima illusione. “E chissà che tutta la vita non sia davvero così, un accavallarsi confuso di immaginazione e memoria, e questo velo di Maya si stenda sulla nostra esperienza del mondo vivo.”
LUCA SCARLINI
BOMPIANI STORY
“Anche il più sciagurato degli scribacchini ha lavorato tre o più anni per un libro. Come non rispettare questa fatica? Per un editore la sua vita è lì: egli cerca di fare un discorso scegliendo quelli che lo fanno meglio di lui.” Valentino Bompiani è tutto in questa frase, nella quale esprime con sorniona umiltà la sua vocazione: circondarsi di donne e uomini di talento, amplificarne le voci, dare alla loro creatività una veste (tipo)grafica in grado di portarli lontano – dunque pubblicare libri. Luca Scarlini ha scavato negli archivi cartacei e digitali, ha ascoltato testimonianze e ricostruito le tessere di un mosaico straordinario fatto di parole: la storia di Bompiani, della sua casa editrice che fu davvero casa per scrittori e intellettuali italiani e stranieri, emerge in queste pagine più viva che mai.