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Boom di furti d’auto, colpa delle chiavi keyless: c’è solo un modo per difendersi veramente

Nel 2023 i furti d’auto hanno subito un’impennata del 5% rispetto all’anno precedente. Sembra che il motivo principale siano le chiavi keyless, che hanno più possibilità di essere aggirate.

Sicuramente l’industria dell’auto ha fatto passi da gigante in quanto a tecnologia: ora quasi tutti i veicoli non hanno più bisogno di essere aperti con la chiave infilata nella portiera, ma rispondono al comando a distanza, denominato keyless. Si tratta di dispositivi che hanno incominciato a circolare negli anni Novanta, per rispondere all’esigenza di apertura o chiusura dell’auto senza dover, per l’appunto, inserire il lucchetto nella carrozzeria.

È boom di furti d’auto e la causa principale sono le chiavi keyless (ascoli.cityrumors.it)

Questi sistemi “intelligenti” si azionano a dieci centimetri di distanza e possono variare a seconda della casa automobilistica: oltre alla dotazione basilare di apri/chiudi, permettono per esempio di accendere il motore senza che le chiavi vengano inserite nel quadro, oppure di sbloccare la portiera accostando semplicemente la mano alla maniglia. Ma come funzionano le keyless? Esse comunicano con l’auto attraverso un segnale radio, che deve essere adeguatamente protetto.

Se è vero, infatti, che questo tipo di chiavi sono comode – per esempio quando si hanno le mani occupate, o quando si devono caricare dei pacchi pesanti nel bagagliaio -, è altrettanto vero che espongono il mezzo ad un maggiore pericolo di furti. Come riporta infatti Il Quotidiano Nazionale, si è visto che sono sufficienti un ricevitore e un trasmettitore per prolungare il segnale di oltre cento metri, permettendo così ai ladri di entrare in azione.

Impennata dei furti d’auto: come proteggersi

Secondo il report riportato dal sito virgilio.it, nel 2023 c’è stata un’impennata del 5% dei furti d’auto. I più “gettonati” sono i SUV (in particolare Toyota Rav4, seguito da Toyota CH-R e Fiat 500 X), con il 53% degli atti criminali (nel 2020 questo dato era “solo” del 33%). Quattro le regioni da bollino rosso, perché qui avvengono 9 volte su 10 i reati in questione: Campania (con un’auto rubata su 3), Lazio (24%), Puglia (20%) e Lombardia (14%).

Come proteggere la propria auto dai furti (ascoli.cityrumors.it)

Non solo i SUV si trovano su questo triste podio, ma anche modelli più diffusi come la Fiat Panda, Fiat 500, Citroen C3, Lancia Ypsilon e Smart ForTwo. Come avvengono concretamente i furti? Attraverso due modalità: la prima è quella già citata di amplificare il segnale radio della keyless ad un raggio maggiore, in modo che l’auto possa essere aperta. Il secondo modo si chiama skimming: si registra su un dispositivo il segnale trasmesso dall’auto per poi riprodurlo vicino al mezzo così da riuscire ad aprirlo.

L’unica soluzione per proteggersi è prestare attenzione proprio alle keyless: non devono essere in bella vista; bisogna controllare il segnale luminoso emesso quando si bloccano le portiere, guardando anche che gli specchietti retrovisori siano correttamente chiusi. Inoltre, è importante riporle in contenitori di metallo o di alluminio, in modo da bloccare le onde radio.

È consigliato, poi, installare un localizzatore GPS nel caso in cui il veicolo fosse particolarmente costoso; inserire – dove possibile – la disattivazione notturna delle chiavi. Qualora i ladri riuscissero ad entrare nell’auto, si può installare un classico bloccasterzo o, ancora meglio, un block shaft, ossia un antifurto integrato al piantone dello sterzo, quindi invisibile, ma al tempo stesso sicuro.